Roberto Cavalli, dal primo settembre l'azienda va a Milano. "In 100 si licenziano"

La scelta del trasferimento a Milano è stata confermata dalla società nel corso di una riunione in Regione Toscana con sindacati, enti locali e il consigliere del governatore Rossi per i temi del Lavoro, Gianfranco Simoncini

Firenze, una recente manifestazione dei dipendenti di Cavalli

Firenze, una recente manifestazione dei dipendenti di Cavalli

Firenze, 22 giugno 2020 -  "La sede fiorentina della Roberto Cavalli scompare. Si perde un enorme patrimonio professionale e umano, oltre a una risorsa per il territorio. Restiamo preoccupati sul futuro industriale del marchio, in Toscana sono numerose le ditte fornitrici, e anche i lavoratori sembrano esserlo, visto che oltre 100 di loro hanno scelto di licenziarsi piuttosto che trasferirsi nella sede milanese".

È quanto spiegano, in una nota, Femca Cisl e Filctem Cgil Firenze commentando l'esito del tavolo di oggi in Regione sulla vertenza Roberto Cavalli. I vertici del marchio di moda hanno confermato la decisione di trasferire la sede a Milano. Una scelta accompagnata da un piano sociale con un indennizzo fra le 8 e le 11 mensilità  per quei lavoratori che rifiutano il trasferimento in Lombardia. Ad oggi sono 54 gli addetti che hanno comunicato, in questo senso, l'adesione al piano sociale dell'azienda. "I lavoratori- sottolinea la nota- hanno lottato finché hanno potuto per convincere l'azienda a rinunciare alla chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino. Ringraziamo le istituzioni locali che ci sono state accanto".

"Una scelta che impoverisce il territorio, spostando fuori dalla Toscana un marchio storico e disperde un patrimonio di professionalità qualificate, cresciute in loco". Cosi' Regione e Comune di Sesto Fiorentino hanno commentato la decisione della Roberto Cavalli Spa.

Simoncini, nel corso dell’incontro di oggi, ha chiesto anche garanzie per quanto riguarda l’indotto sul territorio, ottenendo la conferma che i rapporti in atto resteranno in piedi. Regione e Comune hanno poi auspicato che il sito produttivo di Osmannoro possa, dopo la cessazione dal primo di settembre della attività di Cavalli, tornare ad essere sede di attività produttive, manifestando la disponibilità a lavorare per favorire questa possibilità che potrebbe portare nuova occupazione.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro