
La riorganizzazione dei cassonetti a Coverciano che solleva già roventi polemiche, si infiamma con i bidoni di via dell’Arcolaio, piazzati proprio davanti allo storico tabernacolo. Un’edicola che fu fatta costruire nel XVI Secolo dallo scultore Baccio Bandinelli su una sua proprietà. Sui social locali si è scatenata la guerra per quell’opera d’arte sacra amata nel rione, che potrebbe diventar polo di attrazione del tanto decantato turismo diffuso nelle periferie. La leggenda narra che Baccio volle finanziare quest’opera in memoria dei morti della peste del 1348 che qui furono moltissimi, poiché c’era un lazzeretto. Quattro secoli dopo, l’area fu comprata da un’impresa edile che nel’ ’60 iniziò le pratiche per costruire condomini. Si temeva che quell’antico tabernacolo, ormai in condizioni precarie, fosse buttato giù durante i lavori. Si formò un ‘comitato per l’estetica cittadina’, che fece valere il vincolo delle Belle Arti fortunatamente arrivato due anni prima. Solo che era necessario far passare il nuovo tracciato della strada e perciò nel ’61 fu smontato, rimontato e finalmente restaurato. Ma l’affresco era del tutto sparito, perciò il comitato vi fece apporre un altro dipinto poco posteriore, che rischiava di andar disperso: un’opera di Matteo Roselli, proveniente dalla Chiesa di Santa Maria De’ Pazzi in Borgo Pinti.
"Ci troviamo di fronte ad un vero schiaffo alla cultura, di una città come Firenze, che ha il dovere di esporre con tutti gli onori l’opera voluta da Baccio Bandinelli. Fu lo stesso Vasari, ricordiamolo, a riconoscerne la grandezza definendolo ‘artista di fama eterna’ – tuonano Federico Bussolin e Stefano Nencioni, capogruppo della Lega in Comune e nel Quartiere 2 – Chiediamo immediatamente al presidente del Quartiere 2, Pierguidi ed alla giunta comunale di prendere contatto con Alia per provvedere allo spostamento dei cassonetti".
Alia precisa di essere al corrente della problematica e di essersi già attivata per una soluzione condivisa. Coverciano è coinvolta dal progetto Firenze città circolare che prevede l’installazione di nuovi contenitori con apertura tramite chiavetta elettronica e applicazione smartphone. Nei prossimi giorni è previsto un sopralluogo per una prima valutazione delle recenti installazioni (avvenute a seguito di un’istruttoria di Sas per conto del Comune, su richiesta della stessa Alia) con possibile rivalutazione delle situazioni maggiormente critiche.
Carlo Casini