Caso minori stranieri San Donnino chiude Domani il trasferimento "Il problema rimane"

I trentadue giovani migranti saranno allontanati dal centro di accoglienza. La nuova struttura sarà nella zona nord-ovest, vicino all’Osmannoro. Conti, cooperativa ’Il Girasole’: "Pronto un progetto europeo di tre anni".

Caso minori stranieri  San Donnino chiude  Domani il trasferimento  "Il problema rimane"
Caso minori stranieri San Donnino chiude Domani il trasferimento "Il problema rimane"

"Giovedì alle 16, i trentadue minori stranieri non accompagnati saranno trasferiti dal centro di accoglienza di San Donnino a una nuova struttura all’Osmannoro". L’ufficialità arriva da Matteo Conti, responsabile area inclusione sociale, Cooperativa “Il Girasole”, che gestisce la struttura e gli ospiti in questione. Una scelta quasi obbligata dal clima che era montato intorno ai ragazzi che vivono nell’immobile delle Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano. Troppe infatti erano diventate le segnalazioni dei residenti riguardo a furti, violenze e scassi avvenuti, secondo i comitati cittadini, per mano dei ragazzi ospitati. Troppe erano anche le pattuglie dei carabinieri e le ambulanze che accorrevano con cadenza giornaliera di fronte alla struttura. "Ancora non possiamo dire dove saranno collocati – spiega Conti – ma si tratta comunque di una struttura simile al centro di accoglienza di San Donnino. E anche in questo caso sarà solo una soluzione temporanea. Mentre a San Donnino saranno accolte donne sole e mamme con figli a carico in situazioni di difficoltà".

In vista, ci spiegano ancora dalla cooperativa, c’è un progetto europe finanziato dal “Fondo asilo migrazione e integrazione” (Fami)”,che avrà l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio."Sarà un progetto di 3 anni che prenderà in carico 50 minori non accompagnati, e li seguirà in molte attività quotidiane", aggiunge Conti.

Storia decisamente diversa da quella che si è creata nel centro di accoglienza nell’hinterland fiorentino, dove le continue lamentele dei residenti hanno costretto la cooperativa a un intervento estremo. Anche se, ci tiene a sottolineare Conti, così "si sposta solamente il ‘problema’, in quanto il vero focus è la gestione del flusso dei minori non accompagnati, che è destinato ad aumentare con l’arrivo dell’estate". Dall’altro lato, però, c’è chi tira un sospiro di sollievo dopo lo sgombero del centro. "Fino a giovedì non avremo la certezza, ma sembra davvero che la vicenda questa volta sia alle battute finali", chiosa Marco Stefani del Gruppo coordinamento dell’assemblea dei cittadini di San Donnino.

Solamente a Firenze al momento se ne contano almeno 430 di minori non accompagnati. Le strutture di accoglienza, però, non sono in grado di fronteggiare numeri così alti, e per questo dal Comune è stato lanciato un appello per diffondere il sistema in più zone della regione e per investire sulla rete Sai (Sistema assistenza integrazione). "Gli arrivi dei minori sono 4-5 a notte. Bisogna investire sul sistema Sai – ha detto l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro –, questo non riguarda solo i minori ma pure gli adulti". Funaro ha spiegato che si parla di "minori che sono adolescenti per cui in una fase estremamente delicata e di minori complicati, con i quali anche gli operatori fanno uno sforzo immenso".

Pietro Mecarozzi