
"Giovedì alle 16, i trentadue minori stranieri non accompagnati saranno trasferiti dal centro di accoglienza di San Donnino a una nuova struttura all’Osmannoro". L’ufficialità arriva da Matteo Conti, responsabile area inclusione sociale, Cooperativa “Il Girasole”, che gestisce la struttura e gli ospiti in questione. Una scelta quasi obbligata dal clima che era montato intorno ai ragazzi che vivono nell’immobile delle Suore Minime del Sacro Cuore di Poggio a Caiano. Troppe infatti erano diventate le segnalazioni dei residenti riguardo a furti, violenze e scassi avvenuti, secondo i comitati cittadini, per mano dei ragazzi ospitati. Troppe erano anche le pattuglie dei carabinieri e le ambulanze che accorrevano con cadenza giornaliera di fronte alla struttura. "Ancora non possiamo dire dove saranno collocati – spiega Conti – ma si tratta comunque di una struttura simile al centro di accoglienza di San Donnino. E anche in questo caso sarà solo una soluzione temporanea. Mentre a San Donnino saranno accolte donne sole e mamme con figli a carico in situazioni di difficoltà".
In vista, ci spiegano ancora dalla cooperativa, c’è un progetto europe finanziato dal “Fondo asilo migrazione e integrazione” (Fami)”,che avrà l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio."Sarà un progetto di 3 anni che prenderà in carico 50 minori non accompagnati, e li seguirà in molte attività quotidiane", aggiunge Conti.
Storia decisamente diversa da quella che si è creata nel centro di accoglienza nell’hinterland fiorentino, dove le continue lamentele dei residenti hanno costretto la cooperativa a un intervento estremo. Anche se, ci tiene a sottolineare Conti, così "si sposta solamente il ‘problema’, in quanto il vero focus è la gestione del flusso dei minori non accompagnati, che è destinato ad aumentare con l’arrivo dell’estate". Dall’altro lato, però, c’è chi tira un sospiro di sollievo dopo lo sgombero del centro. "Fino a giovedì non avremo la certezza, ma sembra davvero che la vicenda questa volta sia alle battute finali", chiosa Marco Stefani del Gruppo coordinamento dell’assemblea dei cittadini di San Donnino.
Solamente a Firenze al momento se ne contano almeno 430 di minori non accompagnati. Le strutture di accoglienza, però, non sono in grado di fronteggiare numeri così alti, e per questo dal Comune è stato lanciato un appello per diffondere il sistema in più zone della regione e per investire sulla rete Sai (Sistema assistenza integrazione). "Gli arrivi dei minori sono 4-5 a notte. Bisogna investire sul sistema Sai – ha detto l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro –, questo non riguarda solo i minori ma pure gli adulti". Funaro ha spiegato che si parla di "minori che sono adolescenti per cui in una fase estremamente delicata e di minori complicati, con i quali anche gli operatori fanno uno sforzo immenso".
Pietro Mecarozzi