
di Sandra Nistri
"Dobbiamo sistemare un tubo di trenta metri, mica fare un’opera d’arte". Immagine eloquente quella con cui il presidente della cooperativa "Il Delfino", Antonio Di Maio, esprime la sua esasperazione per quella che definisce una burocrazia dai tempi lunghissimi. L’episodio a cui si riferisce è legato all’edificazione in corso, in via delle Rose, a pochi passi dal parco del Neto, di 24 alloggi, 18 appartamenti e sei villette a schiera, che saranno occupati in parte da militari e il ‘nodo del contendere’ riguarda Publiacqua. Stando proprio alla ricostruzione fatta dall’azienda che gestisce il servizio idrico, nell’ottobre 2017 la cooperativa aveva richiesto alla stessa Publiacqua un parere per la realizzazione del comparto edificatorio e, nel successivo gennaio, Publiacqua aveva inviato una risposta con le indicazioni tecniche per la fornitura idrica e l’allaccio alla fognatura, chiedendo l’invio del progetto esecutivo. Progetto trasmesso dallo studio tecnico incaricato dalla cooperativa il 9 luglio 2020 e seguito da una serie di contatti per la richiesta di una serie di integrazioni e dal successivo reinvio il 25 gennaio scorso, attraverso Pec, del piano con le modifiche e variazioni concordate. "A questo punto – prosegue Di Maio – pensavamo di poter avere il via libera per pagare quanto dovuto a Publiacqua e stipulare la convenzione e invece così non è stato, abbiamo inviato diverse Pec e fatto non so quante telefonate di sollecito ma la risposta era sempre che avremmo ricevuto tutto nei giorni successivi. Il problema è che contavamo di poter terminare i lavori entro il 30 giugno anche perché ci sono alcune famiglie di militari sotto sfratto e invece questo iter sfiancante ci porterà a slittare le consegne". Secondo Publiacqua l’allungamento dei tempi deriverebbe dal fatto che l’azienda avrebbe richiesto ulteriori integrazioni ai tecnici della cooperativa rispetto al progetto di gennaio, non del tutto coerente rispetto a quanto precedentemente concordato e richiesto. Dopo mesi di ‘botta e risposta’, però, finalmente proprio in questi giorni Publiacqua ha inviato il preventivo di spesa per le opere da realizzare insieme ad una richiesta di integrazione della convenzione e delle tavole progettuali: fra qualche settimana, dunque, il ‘fatidico’ tubo potrebbe essere finalmente al suo posto.