ROSSELLA CONTE
Cronaca

Il cantiere infinito a Firenze. “Lo fotografo da 55 giorni, non c’è mai nessuno a lavorare”

L’iniziativa di un residente per denunciare i disagi della strada: “E’ stato abbandonato e non sappiamo nulla”. Dovevano essere realizzati cassonetti interrati. Il presidente di quartiere: “Tutto sospeso, ora fase di ascolto”

Il cantiere infinito a Firenze. “Lo fotografo da 55 giorni, non c’è mai nessuno a lavorare”

Firenze, 16 luglio 2025 – Da 55 giorni scatta la stessa foto, ogni mattina, dalla finestra di casa sua. Federico Gerini, che abita in via Pietrapiana da oltre trent’anni, ha iniziato a documentare la situazione surreale del cantiere abbandonato che da fine marzo occupa una delle strade più frequentate del centro storico di Firenze.

“E’ stato aperto il 26 marzo e secondo il cronoprogramma doveva essere chiuso entro il 21 giugno. Siamo a metà luglio ed è tutto ancora fermo”, racconta. I lavori sono stati sospesi e l’intervento, pensato in origine per realizzare cassonetti interrati dopo il rifacimento dei sottoservizi, adesso è rimasto incompiuto.

“Ma se i cassonetti non si fanno più, non ha senso tenere la strada chiusa. I disagi per chi vive qui sono enormi”, aggiunge.

A creare problemi è soprattutto la viabilità: via Pietrapiana è sbarrata, in via dei Pepi le auto sono costrette a passare sui marciapiedi, i pedoni devono fare lo slalom tra transenne e strettoie, le biciclette invadono la carreggiata, mentre i mezzi pesanti che devono scaricare merci faticano a manovrare. Il caos è quotidiano, sotto gli occhi dei residenti e dei commercianti che iniziano a contare i danni. L’edicola ha attaccato un cartello per annunciare che non potrà restare aperta in conseguenza dei lavori. Si legge: “Chiusa causa cantiere. Riapertura 10 agosto”.

“È inquietante abbandonare così un cantiere per quasi due mesi – dice ancora Gerini – in pieno centro, con turisti, bambini, residenti che non sanno più da che parte passare. Chiediamo solo una cosa: che venga riaperta la strada, almeno parzialmente”.

Sulla vicenda è intervenuto Mirco Dinamo Rufilli, presidente del Quartiere 1. Conferma che il progetto prevedeva inizialmente un doppio intervento: prima il rifacimento dei sottoservizi, poi l’installazione dei cassonetti interrati.

“Ma molti residenti si sono opposti alla realizzazione. Il progetto era vecchio, quindi abbiamo deciso di sospenderlo. Adesso siamo in una fase di ascolto e confronto con i comitati e gli abitanti del quartiere, anche attraverso incontri pubblici, per trovare una soluzione condivisa”, spiega il presidente.

Tra le opzioni in esame, aggiunge Rufilli, ci sarebbe lo spostamento dei cassonetti in piazza Salvemini, lato strada.

“Sono in corso valutazioni su come procedere da parte degli uffici tecnici del Comune di Firenze. Intanto abbiamo chiesto che il cantiere venga ridotto, ma alcuni interventi tecnici ancora necessari non dipendono direttamente da noi, quindi fino a quando non saranno ultimati non possiamo intervenire”.