Canottieri comunali, nuovi atti per la sede: "Legittimi anche gli immobili più recenti"

Il presidente: "Abbiamo prodotto documenti, non possiamo lasciare il fiume"

Canottieri comunali, nuovi atti per la sede: "Legittimi anche gli immobili più recenti"

Canottieri comunali, nuovi atti per la sede: "Legittimi anche gli immobili più recenti"

Nuovi documenti per salvare la sede dei Canottieri comunali di Firenze. Sono stati trovati nei mesi scorsi e consegnati al Comune, che ha chiesto delle integrazioni. A spiegarlo ieri, a margine della conferenza stampa sul protocollo d’intesa siglato con l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, è stato proprio il presidente della società, Giancarlo Fianchisti. "Siamo in stretto contatto col Comune che è proprietario di questi immobili – ha detto -. Per una parte siamo riusciti a dimostrare la legittimità urbanistica: mi riferisco agli edifici più antichi, il cosiddetto ‘lido’, dove ci sono le gradinate. Relativamente agli immobili più recenti abbiamo trovato, negli ultimi mesi, dei documenti ulteriori che speriamo ci consentano di arrivare allo stesso risultato. Altrimenti non sapremo dove andare". Ma a che punto è l’iter? "Al Comune dobbiamo fornire ulteriore documentazione – ha proseguito Fianchisti - e speriamo di trovare un percorso che dia esito positivo. Servono anche dei lavori di ristrutturazione importanti, ma non avendo la necessaria legittimazione non possiamo farli".

Il presidente ha anche ricostruito la storia del complesso di lungarno Ferrucci. "Questi sono immobili costruiti nell’immediato dopoguerra – ha detto – per ospitare il dopolavoro dei dipendenti del Comune di Firenze. In un momento particolare come quello, probabilmente nessuno si poneva il problema che il Comune avrebbe dovuto auto-rilasciarsi un’autorizzazione per costruire un edificio a scopo sociale. Poi c’è stata anche l’alluvione e sono andati persi tanti documenti". Resta da vedere se e come potrà essere trovata una soluzione: probabilmente però, a questo punto, la palla passerà al prossimo sindaco e alla sua giunta. Di certo, senza la sede, i Canottieri comunali avrebbero enormi difficoltà. "Abbiamo bisogno di restare lungo l’Arno – ha detto Fianchisti - perché dobbiamo sorvegliarlo: abbiamo bambini piccoli che vanno sul fiume e abbiamo le barche. A differenza di altre società, non possiamo andare a 50 metri di distanza dall’Arno e su questo tratto di fiume non vediamo un’altra possibile collocazione con le giuste caratteristiche".

Lisa Ciardi

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