Un cane bianco semina il terrore a Impruneta

La morte di un cucciolo a spasso col padrone diventa un caso politico

Un pastore maremmano (foto repertorio)

Un pastore maremmano (foto repertorio)

Impruneta (Firenze), 5 febbraio 2019 - Un cane bianco, grande, di razza simile a quella maremmana, da mesi sta spaventando i residenti dell’area tra Quintole e Baruffi, nel territorio di Impruneta. Il 3 novembre aveva ucciso il piccolo Argo, un cagnolino a spasso col suo padrone. Pochi giorni dopo, i residenti della zona avevano presentato una raccolta di firme per chiedere l’intervento delle autorità. L’incubo è tornato all’inizio di quest’anno, quando un altro cittadino e il suo cucciolo sono stati aggrediti da quello che all’apparenza è lo stesso cane.

L’uomo è riuscito a mettere in salvo il suo animale e a fotografare l’aggressore, presentando poi denuncia col nome anche del presunto proprietario del maremmano. In una domanda di attualità alla giunta, il consigliere Gabriele Franchi (Cittadini Per) ha chiesto i motivi del mancato intervento di amministrazione e polizia per due mesi, dopo le segnalazioni dei cittadini.

In consiglio comunale l’assessore Laura Cioni ha letto in risposta una lunga relazione dei vigili urbani: il 24 gennaio è stato svolto un sopralluogo a casa del presunto proprietario, accertando che le reti di confine non hanno falle e dunque il cane non può uscire da solo. Non hanno neanche potuto dimostrare che sia proprio quello il cane responsabile delle aggressioni.

«L’Assessore – sottolinea Franchi - ha detto che il proprietario di quel cane ha pagato colui a cui venne ucciso l’animale per fargli ritirare la denuncia: ma chi farebbe una cosa del genere senza alcun interesse personale? Eppure Cioni ha fatto capire che rimanendo il dubbio, si può fare poco, accusando i residenti di reticenza nelle segnalazioni del possibile proprietario del cane».

Secondo l’amministrazione, prosegue il consigliere, «le aggressioni sono state finora solo a cani, ma non corrisponde al vero. Comunque sia, dobbiamo aspettare che qualche umano venga morso per intervenire? Quella vasta area è da tre mesi ostaggio di un cane che gira libero: bisogna accalappiarlo e accertarne la proprietà prima che qualcuno si faccia male sul serio».

 

LA REPLICA: "NON CI SONO PROVE" - «Pure illazioni» replica il gruppo di maggioranza Impruneta Comune Aperto in risposta alle accuse del consigliere Franchi. «Il proprietario del cane ucciso, ha confermato che non era possibile stabilire con certezza che l’aggressore del suo animale fosse proprio il cane bianco che era stato segnalato. Nonostante l’incertezza di colpevolezza, il presunto proprietario ha provveduto a risarcire i danni subiti dalla famiglia di quello ucciso. Il gesto di risarcimento non è una confessione di colpevolezza, così come è un’illazione dire che il parlare di aggressioni ai cani e non agli umani dell’assessore Cioni sia un atteggiamento di noncuranza da parte dell’amministrazione. Le considerazioni del tutto improprie del consigliere Franchi tendono a mettere in dubbio il lavoro e l’impegno sull’incolumità delle persone da parte dell’amministrazione e del comando di polizia municipale».

 

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