Peggio di così non poteva finire. Con le opposizioni che hanno lasciato l’aula. E con i cittadini "delusi, arrabbiati e offesi" che sono usciti da Palazzo Vecchio con la convinzione che la "condivisione" di cui parlano gli amministratori sia una presa di giro. Era già stato negato il consiglio straordinario richiesto dai 14 consiglieri di tutte le opposizioni. Ieri alla delegazione di residenti di Campo di Marte non è stata concessa la parola. Proprio nel giorno in cui al comitato Vitabilità era stato dato l’ok per partecipare al consiglio comunale, nel giorno in cui le relazioni degli assessori all’urbanistica Cecilia Del Re e alle grandi opere Stefano Giorgetti, avrebbero potuto rispondere ai loro dubbi sul progetto dello stadio, sulla riqualificazione del quartiere e su quel che succederà coi cantieri della tramvia.
Dopo un interminabile e animoso dibattito sulla modifica al regolamento comunale per continuare a esporre la bandiera della pace, il presidente del consiglio Luca Milani ha annunciato che la conferenza dei capigruppo non aveva accolto la richiesta di fare intervenire in aula la presidente del comitato Vitabilità, Francesca Marrazza. Da lì è cominciato il parapiglia. Perché le opposizioni hanno subito fatto presente che le cose non erano andate così. Si è aperta una discussione accesa sinché una mozione d’ordine ha richiesto di interrompere i lavori – che a quel punto Milani ha annunciato sarebbero andati avanti a oltranza – per convocare una nuova conferenza dei capigruppo nella Sala degli Otto. Di nuovo le opposizioni chiedono di lasciare la parola alla rappresentante del comitato, ma da parte di Pd e Lista Nardella non viene accolta. I consiglieri delle opposizioni lasciano il Salone dei Duecento. Il presidente Milani tira dritto, "con 27 presenze io vado avanti". A quel punto, sconsolati, se ne vanno anche i cittadini: erano una ventina, il massimo del pubblico ammesso all’assemblea cittadina. In aula restano i capigruppo di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e del Gruppo Misto Andrea Asciuti per parlare "dell’occasione persa per ascoltare la voce dei cittadini".
Del Re e Giorgetti espongono le relazioni in un clima surreale.
"Una tragedia, ho camminato sotto la pioggia delusa e arrabbiata – dice Marrazza – Non ho capito la ragione per cui non ci abbiano fatto dire neppure una parola. Volevamo solo fare domande, anche se ormai la loro posizione è abbastanza chiara".
In aula, dopo l’uscita del comitato, il presidente dl Quartiere 2 Michele Pierguidi stigmatizza l’atteggiamento di chi se n’è andato. "E’ sbagliato uscire con l’opposizione per un comitato che si definisce apolitico", incalza. E Marrazza che seguiva il consiglio online rimane doppiamente male. "Come si può passare due ore parlando di pace per poi scontrarsi frontalmente con i cittadini che chiedono solo ascolto? Noi non siamo politicizzati. Che brutte parole, un bell’autogol".
Ilaria Ulivelli