
Camionista travolge un bambino Poi si dilegua. Preso dopo un mese
di Leonardo Bartoletti
Ha travolto un bambino con un grosso camion mentre viaggiava sulle strade di San Godenzo. Solo una discreta dose di buona sorte ha permesso che le conseguenze non siano state tragiche. Ma per risalire all’autista, ci sono voluti dei mesi. I carabinieri della Stazione di San Godenzo - che operano sotto il coordinamento della Compagnia di Pontassieve, comandata dal tenente colonnello Giancarlo Caporaso – ci hanno lavorato a lungo, con dedizione e caparbietà. Fino a quando ieri sono riusciti a fermare il conducente di quel camion. Si tratta di un uomo originario della Romania, autotrasportatore, che a ottobre stava transitando dal centro abitato di San Godenzo. Con la parte posteriore del suo autorimorchio aveva investito il bambino, che stava camminando lungo il margine destro della carreggiata, sbattendolo violentemente a terra. Ed era ripartito, senza prestare soccorso, noncurante delle conseguenze. Il camionista dovrà ora spiegare il motivo per cui quel giorno non ha bloccato il pesante mezzo e non si è precipitato a verificare le condizioni del bambino. Il quale, nel frattempo, era stato soccorso da alcuni passanti e trasportato d’urgenza all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove il personale medico gli aveva riscontrato fratture al bacino e agli arti inferiori. Senza, fortunatamente, ben più pesanti conseguenze. Che, vista la stazza del mezzo, sarebbero state probabili. Una mano dal Cielo si è probabilmente messa in azione, salvando la vita al bambino.
Da quel momento è scattata l’indagine da parte dei carabinieri. Che, pur informati solo in un secondo momento dell’accaduto, sono riusciti a ricostruire la dinamica del sinistro, e anche grazie alle telecamere di videosorveglianza e ai lettori di targa dei Comuni limitrofi, a individuare il grosso mezzo coinvolto.
Il camion è risultato appartenere ad una ditta di trasporti della Lucania. Ma pur avendo identificato il conducente in breve tempo, solo nei giorni scorsi l’uomo, che era all’estero per lavoro, è stato rintracciato sul territorio italiano. Per lui è così scattata la denuncia. Il bambino è invece attualmente in fase di riabilitazione, dopo una lunga degenza per i numerosi traumi riportati.