
Lo spostamento da lungarno Pecori Giraldi agita la categoria delle guide. Verzi, Federagit Firenze: "Non sapere dove andranno mette in crisi il comparto".
di Rossella Conte
Lo spostamento dei bus turistici da lungarno Pecori Giraldi, annunciato dall’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio, sta scatenando un acceso dibattito in città. L’intenzione dell’amministrazione è chiara: alleggerire il traffico su uno dei punti più congestionati di Firenze, specie ora che sono partiti i cantieri della tramvia.
Entro fine giugno potrebbero sparire i nove stalli per la sosta dei pullman che scaricano centinaia di turisti a due passi dal centro. Una misura che, però, ha colto di sorpresa operatori del settore e guide turistiche, che da tempo chiedono di essere ascoltati.
"Ci aspettavamo che lo spostamento arrivasse a settembre, non adesso con la stagione iniziata e i tour già venduti – dice Marco Verzi, guida turistica e presidente Federagit Confesercenti Firenze –. C’è tutta un’economia che gira attorno ai bus turistici. Non sapere dove andranno mette in crisi l’intero comparto. Mesi fa avevamo chiesto un incontro per riorganizzare la sosta, ora è tardi. Cosa faranno i turisti? Prenderanno la tramvia creando disagio ai fiorentini?". L’amministrazione ha annunciato un tavolo tecnico con le ditte di trasporto e le guide, ma al momento non ha indicato una nuova area alternativa.
"Tra le ipotesi piazza Vittorio Veneto ma se spostiamo tutta la sosta lì, muore l’economia di Santa Croce – continua Verzi –. I crocieristi possono arrivare a diecimila in un giorno, servono soluzioni ben organizzate. Mi hanno chiamato tour operator e agenzie: tutti aspettano risposte dal Comune".
Il mondo delle guide è sicuramente uno dei più interessati dai cambiamenti in programma. Anche Giulia Castelli, guida abilitata dal 2009, interviene duramente sul tema, sollevando perplessità di natura pratica: "Dal 2007 lavoro nel settore croceristico. È un comparto che porta ricchezza alla città, eppure viene trattato con sufficienza. Attorno ai croceristi c’è un mondo intero fatto di guide, autisti, ristoratori, commercianti, musei. Non possiamo permetterci leggerezze".
E ancora: "Il covid non ci ha insegnato niente? Ora ci lamentiamo perché ci sono troppi turisti? Firenze è nata per accogliere – continua – . Se tolgono i bus dal lungarno, dove faranno il carico e scarico? I crocieristi hanno in media 70 anni: li facciamo camminare mezz’ora sotto il sole o stipare tutti sulla tramvia, creando una rivolta dei fiorentini?".
Anche Francesca Maccarrone, accompagnatrice turistica, solleva questioni pratiche: "I pullman pagano i permessi, hanno dipendenti, contribuiscono al sistema. Io spiego sempre ai turisti come comportarsi in città e li invito a mangiare nei ristoranti locali. Ma a stagione inoltrata è una follia spostare tutto senza avere un’idea di alternative concrete e praticabili".
Il rischio, per chi lavora nel turismo, è quello di vedere danneggiato un settore nevralgico senza un piano B. "Siamo disponibili al dialogo – concludono le guide –. Serve una pianificazione seria e condivisa, altrimenti a pagarne le conseguenze sarà tutta Firenze".