I ragazzi del Buontalenti: "Noi, in autogestione, per aiutare i bambini ucraini"

I ragazzi in due giorni hanno riempito cinquanta scatoloni di pannolini, omogeneizzati e latte in polvere. Domani, grazie alla collaborazione di un sacerdote ucraino, tutto partirà alla volta del Paese sotto le bombe russe

I ragazzi del Buontalenti hanno raccolto beni di prima necessità per i piccoli ucraini

I ragazzi del Buontalenti hanno raccolto beni di prima necessità per i piccoli ucraini

Firenze, 10 marzo 2022 - Hanno acquistato pannolini, salviette detergenti, biscotti Plasmon e latte in polvere. Gli studenti dell’alberghiero Buontalenti si stanno dando da fare in prima persona per i bambini dell’Ucraina. Ieri e oggi stanno portando avanti un’autogestione incentrata proprio su questo. In classe si discute sulla guerra, fuori dalle aule ci si rimbocca le maniche per offrire un aiuto concreto alle popolazioni martoriate dal conflitto. In soli due giorni, gli studenti hanno riempito cinquanta scatoloni, che poi un gruppo di docenti ha portato alla Mercafir. “Non avevo concesso l’autogestione in autunno per via dei contagi. Quando gli studenti mi hanno posto nuovamente la domanda, presentandomi un programma molto ricco e articolato, non ho potuto che dire di sì - dice la preside, Maria Francesca Cellai -. I miei allievi mi hanno riempito il cuore. Sono stati bravissimi ad organizzare la raccolta per i bambini, vittime della guerra. Hanno portato prodotti alimentari e per l’igiene”.

Grazie alla collaborazione con don Volodjmjr, sacerdote della chiesa ucraina dei Santi Simone e Giuda piazza San Simone, tutto quel che i ragazzi e i docenti e non docenti hanno raccolto partirà domani alla volta dell’Ucraina. “Siamo passati nelle classi a raccogliere fondi e poi abbiamo fatto una spesa molto attenta - racconta Filippo -. Quando è scoppiata quest’assurda guerra abbiamo subito voluto far qualcosa. Abbiamo preso latte in polvere, pannolini, salviette, biscotti. Anche un po’ di cibo in scatola per gli adulti. È bello sentirci utili. Quello che vediamo in tv dà i brividi…. Ma come si fa ad attaccare un ospedale pediatrico?”. “Non avremmo mai immaginato di assistere ad una guerra nel 2022 - gli fa eco Martina -. È una cosa fuori dal tempo. Che angoscia vedere immagini strazianti come quella della mamma uccisa coi suoi due figli. Non vediamo l’ora di accogliere dei profughi qui a scuola. Ci farebbe tanto piacere”.

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