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Firenze, Braccialini chiude per protesta sul Ponte Vecchio: “Assurdo regolamento Unesco”

La battaglia del brand: un provvedimento vieta la vendita delle borse gioiello nel negozio in un luogo simbolo della città. E l’azienda decide di abbassare le saracinesche

La vetrina di Braccialini con il comunicato che annuncia la chiusura

Firenze, 6 aprile 2023 – Contro il Regolamento Unesco si è scatenata la rabbia furibonda di Braccialini. La direzione Attività produttive di Palazzo Vecchio impedisce la vendita delle borse gioiello con un provvedimento deciso il 5 marzo e da poco depositato.

Sul Ponte Vecchio, come in alcune strade più pregiate della città, è vietata – in base al regolamento – l’attività di somministrazione, ed è ammesso solo il commercio di oggetti preziosi, orologi, oggetti d’arte, cose antiche, articoli di antiquariato, articoli di numismatica e filatelia.

Braccialini, per protesta contro il provvedimento, ha «deciso di tenere chiusa questa attività fino a che giustizia non sarà fatta. In vetrina lasceremo i nostri oggetti preziosi, tutti made in Tuscany».

I manifesti esposti in vetrina, in italiano e in inglese, spiegano nel dettaglio la situazione. E’ appena partita la guerra contro Palazzo Vecchio e contro il regolamento che sarà rinnovato e ampliato. «Il design ricercato ed esclusivo e la manifeattura specialistica toscana, il marchio storico fiorentino rientrano a pieno diritto nella catgoria oggetti preziosi», scrive Braccialini.

Che chiede come il Regolamento a tutela della fiorentinità possa escludere un marchio prezioso e fiorentino. Lasciando che si vendano oggetti a basso costo. «Tutti i fiorentini che lavorano da anni in Braccialini, gli operatori che lavorano nell’indotto generato in Toscana, ringraziano».