A Firenze il primo centro clinico dove si pratica la boxe contro il morbo di Parkinson

“Insegnante” d'eccezione il campione italiano di mediomassimi Vigan Mustafa

Vigan Mustafa e Maurizio Bertoni

Vigan Mustafa e Maurizio Bertoni

Firenze, 22 giugno 2018 - Al Centro Training Lab diretto dal dottor Maurizio Bertoni, da pochi giorni sono iniziati i corsi di pugilato senza contatto, rivolti alle persone che soffrono di Parkinson. Collaboratore del centro un “insegnante” d'eccezione: il campione italiano dei mediomassimi Vigan Mustafa. Il 38enne di origini kosovare, che nel febbraio scorso ha vinto il titolo italiano al Mandela Forum di Firenze, metterà in palio la cintura sfidando, proprio questa sera, 22 giugno, Stefano Abatangelo al Palazzetto di Alba. Per entrare nel team medico del Centro fiorentino, il pugile ha seguito uno stage di preparazione finalizzato a curare-allenare i malati di Parkinson, attraverso una terapia innovativa che il dottor Bertoni ha importato dagli States. “Come riporta il recente studio dell’Università di Indianapolis, pubblicato su Physical Therapy, - spiega Bertoni - un allenamento di boxe di non contatto migliora la qualità della vita di pazienti affetti dal morbo di Parkinson, anche di grado medio-grave. L’attività fisica di una certa intensità aiuta a rallentare la progressione della malattia”. La boxe è infatti una delle discipline più complete perché praticandola si sviluppano la coordinazione dei movimenti e l’armonia muscolare. “È uno sport utile per il miglioramento di certe qualità – precisa il direttore del Centro - che spesso si perdono sia per l’età, sia in occasione, appunto, di malattie neurodegenerative”. Servono due sedute alla settimana di allenamento per almeno due mesi per vedere i primi risultati sul paziente. “Il rallentamento della malattia rende la vita quotidiana più agevole: le persone malate sono in grado di muoversi e camminare in modo migliore, con più equilibrio. “I miglioramenti – fa notare Mustafa - risultano evidenti anche sotto il profilo psicologico. Gli esercizi diventano infatti quasi un gioco e, durante la lezione, il paziente quasi si dimentica la malattia, sentendosi inserito in una palestra frequentata da tanti atleti”. Il Training Lab, fondato nel 2008, è affiliato con la Facoltà di Scienze Motorie della Università di Firenze e con le Università di Pittsburgh e dell’Ohio con le quali sta portando avanti una ricerca sulle Capacità Visio-Motorie negli sportivi e sull’uso della Realtà Virtuale in Riabilitazione.

Nei prossimi giorni il Dr. Bertoni volerà negli Usa per stringere una partnership con la dottoressa italiana Roberta Marongiu della Cornell University di New York, la quale collabora con la famosa palestra Gleason di NY. “La mia idea è quella di ampliare l’attività sportiva – conclude Bertoni - per curare il Parkinson coinvolgendo anche altri campioni di pugilato, sia uomini che donne, perché questa “terapia” è una seria opportunità per migliorare la qualità della vita di chi è affetto da tale patologia”.

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