
"La Regina sono me" la boutique al femminile fatta di creazioni e zero sprechi
Firenze, 29 novembre 2021 - Una regina a Firenze. E il suo regno è in viale dei Mille. Niente di pomposo né austero. Una manciata di metri quadrati stretti fra colori, musica, creatività ed energia... da vendere. In realtà Enrica Bensi e Antonella Viti vendono abiti, ma il loro laboratorio non è un semplice negozio. Proprio dove il traffico cittadino si fa più pesante, in una delle strade più battute di Firenze, l'insegna spicca: un grande cuore rosso e una corona dorata "La regina sono me". Entriamo, "Ed ecco che arriva il sole". La scritta in inglese, che ricorda il celebre successo dei Beatles, è come un simbolo sul muro ed è incorniciata da fiori fucsia che fanno da sfondo al bancone da lavoro dove Enrica, una vita nella moda fin dai banchi del 'Polimoda', si dedica alle sue creazioni.
Colori, tempere pennelli, fiocchi e, soprattutto, cuori. Qui i capelli dei manichini sono fiori e un 'prato verde' ci accoglie all'ingresso a mo' di zerbino. Ago, filo e creatività sono l'anima di questo piccolo laboratorio che sprizza luce ed energia da ogni angolo. Enrica e Antonella lo hanno aperto nel 2019, ignare, come tutti, che di lì a poco sarebbe scoppiata la pandemia. Ma questo non le ha fermate, anzi. Hanno tenuto fede al coraggio della loro scelta, quella di mettersi in proprio a 50 anni e dedicarsi a cucire abiti personalizzati, e sono andate avanti come treni.
Quella creata dalla 'Regina' è una corrente di positività che ha conquistato la Rete. Durante il periodo del lockdown infatti il negozio dedicato ad abbigliamento e accessori al femminile, si è fatto conoscere soprattutto su internet, e i social sono diventati un trampolino di lancio. Per Enrica e Antonella, le donne sono tutte Regine. "Ognuna può valorizzarsi a seconda dei propri gusti. Bisogna imparare a volersi bene, a piacersi per quello che siamo e accettarsi con le proprie diversità. E' proprio questo il bello!", spiega Enrica che, effettivamente, della diversità ne ha fatto una bandiera.
"Qui abbiamo abiti di ogni genere ma seguiamo una linea ben precisa, quella dell'originalità. Ogni capo può essere personalizzato, realizzato su misura, oppure frutto di una rivisitazione che noi creiamo anche per evitare gli sprechi. Qui non buttiamo via neanche un piccolo scampolo di stoffa perché può sempre essere riutilizzato e abbinato in mille modi diversi". E così, con la fantasia, confezionano i loro capi. La prova è servita: al piano di sotto del negozio c'è il laboratorio di sartoria dove Antonella trasforma le idee in abiti, gonne, capispalla, camicette, pantaloni e chi più ne ha più ne metta. Pochi pezzi, talvolta unici, e un ricambio continuo di stoffe e modelli. Il Fast fashion non rientra nella filosofia delle Regine: "Ci piace accontentare le nostre clienti offrendo idee che possano rappresentare, anche solo in un piccolo dettaglio, la personalità di ognuna".
In vendita anche jeans (ovviamente personalizzabili) e alcuni pezzi che provengono da fornitori fidati che le due imprenditrici, amiche da una vita, vanno personalmente a ritirare e che poi modificano a seconda delle richieste. "Facciamo ordini, cuciamo, ritiriamo la merce, spediamo in tutta Italia e anche oltre, su Instagram proponiamo le nostre creazioni e come possiamo intervenire per modificarle... insomma questo negozio è la totale espressione di quello che siamo, anche perché lo coltiviamo giorno per giorno cercando sempre di proporre qualcosa che sul mercato effettivamente manca. E questo è un valore aggiunto che solo l'artigianato e la manualità possono offrire".
E questa filosofia è arrivata anche oltreoceano: "Ci ha cercato una regina di New York, è stata una bella sorpresa. Ma non l'unica. Abbiamo clienti anche in Canada, Spagna e in mezza Italia. Sono grandi soddisfazioni perché significa che il nostro stile ha fatto breccia".