
’Borgo Ottomila’, la vita di tre donne. Il nuovo giallo di Leonardo Gori
Il capitano Bruno Arcieri sta bene e sta pensando alla sua prossima indagine. Ma per il momento Leonardo Gori ha ritenuto di lasciarlo un attimo a riposo.
Lo scrittore fiorentino, che ha al suo attivo più di quindici romanzi, dove per una buona parte il protagonista è proprio il determinato carabiniere, è in libreria con un nuovo libro, un noir edito da Guanda, con una storia che porta i lettori a esplorare mondi interiori completamente inediti.
Leonardo Gori, il suo nuovo romanzo si intitola “Borgo Ottomila“, di cosa parla e perché è diverso?
"Intanto Borgo Ottomila, dove è ambientata gran parte della storia, è un posto vero, negli Abruzzi nel Comune di Celano. Ma sorparattutto è una vicenda che si svolge nei nostri giorni e non nel passato. In più c’è stata la sfida di mettermi nei panni di tre donne, di sperimentare il loro punto di vista e le loro emozioni di fronte a inquietudini, traumi del passato e fragilità del presente".
Ci può accennare alla trama?
"Sì, anche se io penso che la trama non sia l’elemento principale. O almeno a me interessa di più entrare nell’anima dei personaggi e lasciarli vivere, crescere, persino decidere dove andare".
E più o meno dove vanno in “Borgo Ottomila“?
"Diciamo che si parla di segreti e rifugi. Di Anna che vive a Roma in una grande villa, ma che dovrà far ritorno nel borgo della sua infanzia, per sfuggire al presente senza sapere che si troverà a fare i conti col suo passato".
L’indagine però non manca mai, anche se stavolta è la Polizia in pista.
"Con un’altra protagonista, la viquestore Laura che diciamo salverà la vittima della storia".
Ma il capitano Arcieri che sta facendo?
"Sta lavorando a un’inchiesta ambientata nel 1946, nel periodo del referendum tra Monarchia o Repubblica. È molto indaffarato ma per l’anno prossimo sarà pronto. Intanto spero che i miei lettori si trovino bene a “Borgo Ottomila“".