PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Bonora, la sindacalista in politica: "Servono aiuti per le ditte alluvionate"

Intervista alla neoassessora dopo l’uscita di maggioranza dei pentastellati: "Sono rimasta esterrefatta" "Il Movimento pareva non avere una linea politica ben precisa. A me piace lavorare in squadra".

Bonora, la sindacalista in politica: "Servono aiuti per le ditte alluvionate"

Intervista alla neoassessora dopo l’uscita di maggioranza dei pentastellati: "Sono rimasta esterrefatta" "Il Movimento pareva non avere una linea politica ben precisa. A me piace lavorare in squadra".

Una sindacalista prestata alla politica. Anche se in pensione da due anni, Carla Bonora, neoassessore a lavoro, organizzazione e risorse e attuazione del mandato, parla sempre con grande entusiasmo del suo impegno in Cgil, dove è entrata come militante nel 1985, per poi assumere incarichi di rilievo, fra cui quello di segretaria generale di Nidil e Filcams, e successivamente di segretaria della Camera del Lavoro Metropolitana e poi della Piana. Quello stesso entusiasmo che adesso è pronta a mettere all’interno della giunta guidata dal sindaco Tagliaferri.

Perché ha accettato questo incarico?

"Perché c’è un’emergenza. Ho creduto molto, fin dall’inizio, nel progetto politico di questa amministrazione e di fronte alla richiesta che mi ha fatto il sindaco, non ho potuto dire di no".

Con la sua nomina e quella di Andrea Cavaciocchi all’ambiente si può dire che la crisi della maggioranza si sia conclusa?

"Devo essere sincera, sono in pensione dal 2022 e in questi due anni ho dato più spazio alla mia vita da ‘semplice’ cittadina, restando fuori dalla vita politica. Per quanto riguarda quanto successo con il Movimento 5 Stelle, però, ho subito avuto l’impressione che non avessero un progetto politico ben preciso. La dimostrazione evidente è stato l’ultimo consiglio comunale quando ognuno dei due consiglieri pentastellati sembrava parlasse per se stesso, lasciandomi esterrefatta. Al tempo stesso, però, mi dispiace per i due assessori Cinque Stelle che si sono dimessi perché finora avevano sempre lavorato molto bene".

Vive a Campi?

"Sì, dal 2004. Ma finché sono stata impegnata con il sindacato in pratica tornavo solo per dormire mentre in questi due anni ho potuto partecipare anche alla vita sociale del paese e faccio parte, per esempio, del gruppo di protezione civile della Fratellanza Popolare di San Donnino".

Lavoro, non solo a Campi purtroppo, ultimamente è sinonimo di crisi.

"Tutta la Piana fiorentina sta vivendo un momento di difficoltà. Penso alla ex Gkn, ma anche a tutte quelle realtà più piccole che dovrebbero stare al centro di un ragionamento più complessivo".

Può essere più precisa?

"Il grande tema è quello dell’ambiente e del clima. A Campi, dopo l’alluvione di un anno fa, ci sono aziende che indubbiamente non hanno avuto ristori adeguati per i danni subiti per cui i problemi sono evidenti. E quando parlo di un ragionamento più complessivo, mi riferisco al fatto che dovrebbe essere per primo il Governo nazionale a muoversi e poi, a cascata, tutte le altre istituzioni".

Quali sono le prime sfide che intende affrontare?

"Sono abituata a lavorare in squadra e mi voglio inserire all’interno della Giunta per portare avanti tutti insieme ciò che verrà deciso. Mi piacerebbe provare a dialogare con le altre forze politiche e parlare con la gente, mettendoci il massimo impegno così come ho sempre fatto all’interno del sindacato. Ero dall’altra parte del tavolo per cui questa, con la necessità di trovare delle soluzioni per il bene della città, è anche una sfida con me stessa. Ma le mie origini sono bolognesi, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. So già che ci sarà da lavorare tanto, ma sempre nell’ottica di trovare l’accordo finale".