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Boccaccio, operazione VocaBo L’autore del Decameron ai raggi X

Il progetto di studi prende in esame in un vocabolario on line oltre 6.500 lemmi, incluse le parole grammaticali

Boccaccio, operazione VocaBo L’autore del Decameron ai raggi X

La lingua di Giovanni Boccaccio, padre della lingua e della letteratura italiana insieme a Dante e Petrarca, diventa digitale con il progetto del ‘VocaBo’, il primo vocabolario online che vede come punto di partenza la sua opera più famosa, il Decameron. Il progetto è stato presentato ieri a Firenze e prende in considerazione gli oltre 6.500 lemmi del Decameron, incluse le parole grammaticali. Al centro di questa piattaforma di studi anche un confronto con la tradizione del Trecento (Dante, Petrarca, e non solo), per misurare l’originalità dell’espressione di Boccaccio. Il progetto, iniziato alla fine del 2022, è diretto dalla presidente dell’Ente Boccaccio, Giovanna Frosini, e prevede di concludersi nel 2025, in occasione delle celebrazioni per il 650esimo anniversario della morte di Boccaccio. "Siamo di fronte ad un padre della lingua italiana - ha detto il presidente Eugenio Giani - il primo nella storia della letteratura che si è cimentato con un testo organico in prosa. Grazie all’iniziativa meritoria dell’Ente nazionale Giovanni Boccaccio con la creazione del Vocabolario digitale, per la prima volta avremo la lingua del Decameron digitalizzata e valorizzata".

"Il progetto - ha spiegato Frosini - si qualifica come un progetto strategico dell’Ente nazionale Giovanni Boccaccio verso il centenario del 2025, e altri lo accompagneranno". Il senatore Dario Parrini ha poi detto che "VocaBo non promuove soltanto la letteratura italiana ma il nostro inestimabile patrimonio. Proprio in questa ottica di divulgazione presenteremo il progetto anche a Palazzo Madama, in sala stampa, la prossima settimana".