Bimbi in fuga, le nuove misure

Il Comune sostituirà la recinzione. Scagionata la maestra, scrisse l’assenza dei due sul registro

Bimbi in fuga, le nuove misure

Bimbi in fuga, le nuove misure

Istituto comprensivo Caponnetto, Comune e famiglie uniscono le forze in nome della sicurezza dei piccoli studenti della Marconi. La fuga dall’elementare di Grassina di due bimbi di 7 anni, a due settimane di distanza dalla loro "avventura" che li ha portati fino al cuore di Firenze in bus, continua a essere al centro della discussione pubblica. Le famiglie hanno incontrato la dirigente scolastica Maria Luisa Rainaldi, il sindaco Francesco Casini e l’assessore Francesco Pignotti in un’assemblea pubblica ospitata nel palazzo comunale. Le domande sono state tante, ma tutte con un obiettivo comune: come fare perché non riaccada? I due bambini di prima elementare, entrati a scuola dopo l’arrivo sul pulmino, sono riusciti a sgattaiolare in palestra, uscire in giardino, passare sotto una recinzione, arrivare indisturbati fino al centro della frazione, prendere un bus e girare per il centro di Firenze, finchè non sono stati notati da due assessori fiorentini. Mancano i custodi, ha ribadito Rainaldi: solo 20 bidelli in tutto il comprensivo di cui 5 per i 250 studenti della vasta Marconi, due in turno la mattina, tre il pomeriggio. Per l’anno prossimo, saranno in tutto 18 persone; solo 4 alla Marconi. Troppo pochi. Comune e dirigenza hanno promesso insieme di rivolgersi al ministero attraverso l’ufficio scolastico per ottenere più personale. Scagionata la maestra della 1° elementare: il gestore del registro elettronico ha confermato che la docente ha inserito correttamente la loro assenza alle 8,40. I genitori hanno ricevuto la notifica solo alle 13, dunque per problema tecnico. Il Comune da parte sua ha promesso di sostituire tutta la recinzione attorno alla vasta area verde della Marconi: sarà in acciaio, del tipo ‘orsogril’, a prova di rotture e anche di sollevamento da terra, come sono riusciti a fare i ragazzini. Sarà cambiata d’estate con 80 mila euro. La preside poi ha chiesto al Comune di togliere ai custodi (alcuni di loro erano presenti all’incontro) qualche mansione, come la gestione delle merende: l’amministrazione ha promesso di trovare una soluzione col personale Siaf che si occupa proprio della somministrazione del cibo. Cambierà poi la modalità di ingresso a scuola, confusionaria tra pulmini, genitori, alunni in ritardo, controllo dei corridoi: al personale degli scuolabus sarà chiesto di accompagnare i ragazzi dentro e verrà fatto un controllo incrociato di presenze sui mezzi e in aula. Ma di questo si parlerà in un’altra riunione, sempre con il solo obiettivo della sicurezza dei ragazzi e tranquillità dei genitori che li affidano ogni mattina alla scuola.

Manuela Plastina

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