Bimba dimenticata al supermercato dalla madre: "Credevo fosse con mia sorella"

Firenze, panico tra gli scaffali al supermercato: la piccola è stata notata nel passeggino da alcuni clienti ma era sola. Intervento dei carabinieri

Supermercato

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Firenze, 2 giugno 2021 - Dimenticata nel supermercato dalla madre. Lasciata lì, nel passeggino, tra gli scaffali. Una storia quasi incredibile quella avvenuta nella giornata di sabato 1 giugno a Firenze, in un supermercato cittadino. Una donna ha dimenticato la figliadi due anni dentro l'esercizio commerciale, lasciandola lì, con il passeggino "parcheggiato" tra gli scaffali.

L'arrivo dei carabinieri ha poi chiarito la questione, ma è servito tempo per rintracciare la donna, che intanto aveva lasciato il supermercato. Mentre la piccola è stata anche visitata al Meyer per valutarne le condizioni. Una vicenda che ha gettato nel panico il supermercato Lidl di via D'Annunzio. Verso le 20.40 la chiamata ai carabinieri. "Venite, c'è una bambina lasciata sola nel passeggino tra gli scaffali, non sappiamo di chi sia. Sta dormendo", è stata la richiesta. 

I carabinieri della Stazione di Firenze Campo di Marte, giunti nel supermercato, hanno iniziato a ricostruire l'accaduto. Nel mentre arrivava nell'esercizio commerciale un uomo, un cittadino egiziano di 63 anni che si qualificava come il nonno. La piccola, che nel frattempo si era svegliata e aveva iniziato a piangere, alla vista dell'uomo si è effettivamente calmata. Intanto era stata chiamata anche il 118, intervenuto con un'ambulanza della Misericordia di Varlungo. La bambina è stata trasportata all'ospedale Meyer di Firenze per valutarne le condizioni.

E proprio al Meyer sono arrivati i genitori della bambina, entrambi egiziani. La mamma ha tentato di dare una spiegazione: "Ero con mia sorella e la bambina: siamo andate al supermercato. Abbiamo fatto spese differenti e ci siamo separate. Avevo capito che mia sorella avrebbe riportato a casa la piccola".

La madre, infatti, completati gli acquisti, si era avviata tranquillamente verso casa. Qui, dopo svariato tempo, era sopraggiunta, senza la figlia, anche la sorella la quale, alla richiesta di dove fosse la bambina, capiva di non aver inteso che la bambina le era stata affidata.

Le condizioni psicofisiche generali della bambina erano buone, era curata nell’aspetto e nell’igiene personale, non vi era presenza di alcun segno traumatico e il rapporto madre figlia era apparso solido. Pertanto, d’intesa con l’autorità giudiziaria, non ravvisando pericolo per l’integrità psicofisica della minore, quest’ultima è stata riaffidata dai carabinieri alla madre. La cui posizione tuttavia è al vaglio per le eventuali responsabilità penali.

 

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