REDAZIONE FIRENZE

Biblioteca, spazi allargati all’ex caserma

La nuova emeroteca nella struttura intitolata a Curtatone e Montanara, in origine un convento prima di essere destinata ai militari

Finalmente, si parte. Obiettivo: inaugurare la nuova emeroteca della Biblioteca Nazionale Centrale nel settembre del 2023. Lunedì prossimo prenderà il via l’atteso intervento di recupero e di riqualificazione dell’ex caserma Curtatone e Montanara, che si trova tra via Tripoli e via dei Malcontenti, a due passi dai viali. Sono quasi vent’anni che alla Nazionale era stata concessa dal Demanio l’ex caserma che, prima di essere assegnata ai militari, era nata come convento. Purtroppo in tutto questo tempo la biblioteca non ha avuto i fondi necessari per gli ingenti lavori di recupero e di riqualificazione dell’area. Si tratta di 8.300 metri quadrati, che comprendono l’ex convento di origine medievale, una palazzina ottocentesca nella quale erano stati sistemati i dormitori dell’ex scuola di Sanità Militare ed un’ampia zona esterna. Per fortuna, nel 2015 l’allora ministro Franceschini raccolse il grido di dolore della Nazionale, da sempre bisognosa di spazi.

"Tempo poco, riuscimmo ad essere inseriti nel Piano strategico dei grandi progetti Beni culturali, lo stesso all’interno cui troviamo i finanziamenti per i Grandi Uffizi", dice il direttore della Nazionale, Luca Bellingeri. Alla fine del 2016 sono stati così stanziati 15milioni di euro che, sommati ad altri 3,5 ottenuti prima dalla biblioteca, hanno fatto sì che si potesse dare il via alla progettazione dei lavori. Lunedì, dunque, via al cantiere per arrivare, tra 30 mesi, ad avere la nuova emeroteca - sono previsti oltre 30mila metri lineari di scaffalature, - oltre ad uno spazio riservato ai servizi ed al pubblico. Non mancheranno neppure una sala convegni ed un’altra polifunzionale, per incontri e mostre, direttamente accessibili da via Tripoli, dunque anche quando la biblioteca è chiusa. "Possiamo ragionevolmente ipotizzare che la nuova sede venga aperta al pubblico nella primavera del 2024 - prosegue il direttore -. L’intervento sarà essenziale per dare respiro alla biblioteca nel prossimo futuro".

Nell’ex caserma troveranno spazio quei giornali e periodici adesso divisi tra il deposito del Forte Belvedere e i magazzini della sede centrale. La sistemazione della collezione di periodici, che con i suoi 160.000 tra quotidiani e riviste è la più importante d’Italia (solo lo scorso anno sono stati registrati 188.667 fascicoli di periodici: 106.807 riviste e 81860 quotidiani), apporterà enormi benefici anche ai magazzini librari di piazza Cavalleggeri.

La Nazionale, con il suo incremento annuo di raccolte pari quasi ad 1,5 chilometri, ha necessità di espandersi. Nel frattempo, nei tre anni che ci separano dal taglio del nastro della nuova sede, proseguirà a grandi passi il progetto di digitalizzazione, che riguarda anche il nostro quotidiano. Nei prossimi mesi, grazie al progetto portato avanti insieme alla Marucelliana, tutti i numeri del nostro giornale saranno consultabili in formato digitale, fin dalle sue origini.

Elettra Gullè