Bersani al Verdi con orchestra: "Versione magica per i miei brani"

Il cantautore in concerto con la sua band e l’ensemble sinfonico. "Molte canzoni adatte a questa rilettura"

Bersani al Verdi con orchestra: "Versione magica per i miei brani"

Bersani al Verdi con orchestra: "Versione magica per i miei brani"

"La prima esperienza con l’orchestra è stata nel 2015 con I Pomeriggi Musicali, ne nacque un concerto unico al Dal Verme di Milano, poi ci sono le date dello scorso anno a Milano e a Roma, altre serate indimenticabili", racconta il “pescatore di asterischi” riminese a proposito di quel Samuele Bersani & Orchestra, lo spettacolo finalmente in tour che lo porta domani al teatro Verdi di Firenze.

Una notte ammantata di magia per raccontare le sue storie virate tenerezza da un’altra angolazione. Quella di archi, timpani e ottoni. "Lavorare con l’orchestra è una roba un po’ magica, le canzoni ci guadagnano", ammette. "Quando ero bimbo la domenica mattina guardavo mio padre Raffaele, maestro flautista, dirigere, e poi mi mettevo a mia volta davanti allo stereo a condurre Mozart con un grissino".

Per Bersani, 53 anni e una discografia varata nel ’92 sotto l’ala protettrice di Lucio Dalla, una questione di famiglia. "Mio padre è stato anche direttore dell’orchestra di Rimini e ha passato la vita a insegnare musica in una scuola media. Quando dirigeva andavo ad ascoltare le prove e restavo incantato dalla massa sonora che ti arrivava addosso, un’esperienza bellissima".

Al Verdi il cantautore romagnolo, affiancato dalla sua band e dall’Ensemble Symphony Orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno, comporrà un mosaico variegato della sua produzione partendo dalle primissime cose fino a quelle dell’ultimo ultimo album "Cinema Samuele" premiato nel 2021 con la Targa Tenco (la quarta della sua carriera), tutto ovviamente riarrangiato per ensemble, creando una suggestiva contaminazione tra pop e sinfonico. "Lavorare con i maestri di un’orchestra è diverso rispetto a lavorare con una band, hanno regole diverse, orari rigidissimi ovviamente. Penso che certe mie canzoni come ‘Spaccacuore’ ed ‘En e Xanax’ siano particolarmente adatte ad una rilettura di questo tipo. Pure nell’ultimo disco ‘Il tuo ricordo’ credo che abbia una base classica piuttosto che classicheggiante". Partito da Mantova la settimana prima di Pasqua il cammino dell’uomo dei "Giudizi universali" va avanti fino a giugno con epilogo nella maestosa cornice delle Terme di Caracalla.

Andrea Spinelli

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