di Carlo Casini
Sembra una delle parti più vitali e vivibili della città, quella tra piazza Beccaria e Bellariva.
"È una bella zona per vivere e lavorare, ci sono locali, aziende, negozi, è vicina al centro, c’è tanto verde e il lungarno per belle passeggiate", spiegano gli avvocati dello studio legale Corsi Quattrone di via del Ghirlandaio.
Finché si vive a piedi, perché come si prende la macchina le cose precipitano: quella per il parcheggio qui, in una quartiere dove i residenti sgomitano con gli studi professionali, locali, impianti sportivi, negozi è una guerra senza fine. Insomma: la richiesta di posteggio è un coro unanime. La beffa è che pare che i posti si siano tolti, invece che aumentati: la prima colpevole è la pista ciclabile della discordia in via Scipione Ammirato ma ci sono altri resposabili: "Hanno fatto questi marcapiedi larghi come nei boulevard, che senso ha? – si chiede una residente di via del Madonnone, indicando l’intersezione con Lungarno Colombo – Ed è così in tutta la zona". A ostacolare gli automobilisti è anche la segnaletica che avrebbe bisgono di essere implementata: "Ci sono molti incidenti in questa zona, gli stop non si vedono", è l’unica obiezione che fanno dallo studio Corsi Quattrone.
Ma questa in zona così borghese nasconde un mondo di disagio, che ermerge soprattutto con le tenebre. Quando le panchine dell’Affrico diventano rifugio sotto le stelle di senzatetto, e più in generale ritrovo di sbandati con alcool e droga. Ma la zona più calda la notte sono i giardini di Bellariva, spiega Emanuele, giovane di zona: "Quando la sera chiudono gli impianti sportivi non è mlto sicuro, non c’è bella gente".Il termometro sembra si alzi via via che ci si allontana dal centro:"Verso via Aretina c’è più droga e scorribande tra ragazzi", continua Emanuele.
"Sul lungarno davanti al parco di Bellariva aprono le auto e saccheggiano camper o fanno dispetti: mi hanno graffiato a spregio tutta la macchina più di una volta", racconta la barista dell’Osa bistrot.
Ma neppure il fiore all’occhiello del quartiere, via Gioberti, è l’Eden, anzi: "La sicurezza è diventata più scarsa: sono 12 anni che sto qui e negli ultimi mesi hanno scavalcato il cancello della corte per rubare la notte ben tre volte – dice un residente che abita davanti ai Salesiani – Due volte ad agosto, ma siccome ho il sonno leggero e dormo con la finestra aperta li ho sentiti e scacciati: in un caso erano nordafricani, nell’altro dell’Est, sono scappati aprendo da dentro. La terza volta hanno rubato la bici alla mia vicina. Appena tre sere fa hanno arrestato invece uno che dava in escandescenze e danneggiava i negozi".