
La villa sequestrata in Sardegna e l'imbarcazione oggetto di finanziamenti
Firenze, 1 luglio 2019 - Un complesso residenziale in Costa Smeralda del valore di circa 2,5 milioni di euro è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Firenze, in collaborazione coi colleghi di Olbia, nell'ambito di un'inchiesta sulla costruzione di un'imbarcazione per la navigazione 'ecocompatibile', finanziata con fondi pubblici.
L'amministratore di fatto delle società coinvolte nell'indagine, un cinquantenne italiano residente a Malta, e il legale rappresentante della societa' nautica cui era stato commissionato il natante, un 45enne residente a Olbia, sono indagati per bancarotta fraudolenta e infedelta' patrimoniale. Su disposizione del gip del tribunale di Firenze Angela Fantechi i finanzieri hanno cosi' posto sotto sequestrato una lussuosa villa in Costa Smeralda, con due dependance e un terreno.
L'imbarcazione al centro dell'inchiesta doveva essere costruita in un cantiere nautico della costa settentrionale della Sardegna: sulla carta, avrebbe avuto sistemi propulsivi avveniristici, che le avrebbero consentito di navigare anche in aree marine protette. Anche la lavorazione, secondo il progetto, cofinanziato con oltre un milione di euro del Por Fse 2007-2013 della Regione Toscana (obiettivo 'Competitivita' regionale e occupazione') sarebbe stata a bassissimo impatto ambientale, con il riciclo dei materiali di costruzione.
La societa' titolare del cantiere nautico, con sede legale a Castelfiorentino ( Firenze), aveva incassato i fondi pubblici, ma - secondo il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Firenze - il denaro e' stato dirottato su altre societa' riconducibili all'amministratore di fatto dell'impresa attraverso fatturazioni infragruppo, vietate dalla normativa europea, e fittizie, e anche tramite contratti stipulati con un'altra societa' localizzata in un Paese a fiscalita' privilegiata, ovvero in un paradiso fiscale.
Nel frattempo l'imbarcazione veniva costruita in modo diverso da quanto previsto nel progetto finanziato, con un vecchio scafo acquisito da un altro cantiere nautico. Le distrazioni di denaro hanno poi causato una situazione di insolvenza della societa', aggravata dal trasferimento di una villa in Costa Smeralda dal patrimonio societario a un fondo patrimoniale costituito dall'amministratore di fatto. Dalle indagini sono emerse altre condotte 'dissipative' dei beni aziendali, tra cui la rinuncia a crediti nei confronti di altre societa' del 'gruppo' e la cessione di azioni di una societa' controllata a un prezzo inferiore al loro valore.