ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Chiude il bar Salvemini. Curia, no al rinnovo del contratto di affitto. “Ora siamo senza lavoro”

La titolare ha strappato la proroga fino al 20 luglio, poi lo stop. In quel fondo dovrebbero aprire gli uffici del Movimento Cristiano Lavoratori

Il Caffè Salvemini

Firenze, 28 luglio 2023 – Quel biglietto lasciato sulla vetrina pochi giorni prima di tirare definitivamente giù il bandone ha gettato nello sconforto un intero rione.

Poche parole di ringraziamento e un addio, non previsto e non voluto. Sta di fatto che la titolare dello storico Caffè Salvemini, di piazza Salvemini, non ha potuto fare nulla contro il no della Curia (tutto il palazzo è di sua proprietà) già dopo il Covid, e confermato il 27 maggio scorso.

«Quel giorno mi hanno convocato per dirmi che a giugno avrei dovuto lasciare il fondo. – racconta la ex titolare Daniela Ghianni – Con il mio avvocato, siamo riusciti a strappare una proroga fino al 20 luglio, giorno in cui non ho potuto fare altro che restituire le chiavi».

In pochi giorni, quindi, la barista e le sue dipendenti hanno dovuto svuotare il locale in fretta e furia e portare in un magazzino tutto i mobili che una volta arredavano il pian terreno, la cucina con saletta e una cantina. Sembra che la Curia abbia venduto l’intero edificio al Movimento Cristiano dei Lavoratori, che ha gli uffici al primo piano e che dovrebbe aprire una sede proprio al posto del bar Salvemini dal primo settembre. «Non so se sia vero o meno. So soltanto che oggi son passata di lì e i lavori di ristrutturazione ancora non sono partiti. Avremmo voluto arrivare almeno fino alla fine dell’anno per avere l’opportunità di trovare un’altra sistemazione ma dopo un lungo tira e molla la risposta è stata “no“».

Ora in quella palazzina di piazza Salvemini resiste ancora la Scuola di Musica Il Trillo («Anche a noi non verrà rinnovato il contratto», afferma una dipendente) e il negozio 99 Cent che dovrebbe subire la stessa sorte. «Dalla Curia – continua Daniela – non me l’aspettavo anche perché ora sono senza lavoro e con me altre persone, e invece la rendita ha prevalso».

Nato come alimentari nell’Ottocento, il bar Salvemini tra una decina di anni avrebbe festeggiato il secolo di vita: era un punto di riferimento soprattutto per gli anziani del rione, ed era l’unico bar e tabacchi ancora frequentato dai residenti e da molti noti personaggi fiorentini. Come il compianto Lorenzo Bargellini, leader del Movimento Lotta per la Casa che lì praticamente aveva il suo ufficio.

Tra San Pierino e Sant’Ambrogio, gli abitanti sono furiosi: «Con questa decisione siamo costretti a chiudere un pezzo importantissimo della nostra vita – si legge sui social – E poi si blatera che questa città ha perso la sua identità».