
Turisti al Forte di Belvedere
Firenze, 17 luglio 2016 - A quanto pare il taglio della burocrazia non ha ancora preso il passo giusto. Il punto ristoro del Forte Belvedere ha aperto giovedì dopo il putiferio scoppiato sui giornali, La Nazione lunedì scorso aveva denunciato la mancanza di un bar anche solo per un bicchier d’acqua sotto il solleone, sulla terrazza più bella di Firenze dove bisogna arrampicarsi a piedi. Con il via libera giunto (per ora in deroga) al termine di un bando concluso con un solo partecipante giudicato inadeguato dalla commissione che poi è quello che gestisce il bar. Quando si dice le contraddizioni.
Per riparare al deserto, Palazzo Vecchio ha lanciato una procedura negoziata, una selezione aperta per 15 giorni a cinque operatori del settore, a cui ha preso parte solo l’impresa esclusa dal bando. E siamo daccapo. Incredibile ma vero. I visitatori del Forte e della mostra di Jan Fabre rimangono a gola secca durante il gran caldo, quando esplodono le proteste. Alla fine, la ditta Once in tandem con Guido Guidi Ricevimenti la spunta, ma anziché aprire il 15 maggio come previsto, è riuscita ad allestire la caffetteria con una concessione provvisoria, ancora in attesa del completamento delle pratiche e del via libera definitivo, quattro giorni fa. Rinunciando dunque a due mesi di attività e di guadagni, per un’attività temporanea che il 2 ottobre dovrà chiudere. Ora al Forte Belvedere è possibile fare colazioni, light lunch e aperitivi, dalle 10.30 fino alle 22 (la mostra chiude alle 20, la caffetteria resta aperta due ore in più).
Ma che cos’è successo? Perché c’è stato questo balletto di assenze? Pare che la burocrazia, troppo complessa, da presentare per ottenere l’ok delle commissioni sia un disincentivo per le aziende a presentarsi ai bandi. Tanto che, sempre più frequentemente, le gestioni temporanee finiscono per essere snobbate dagli imprenditori che preferiscono rinunciare anziché, a forza di ritardi, rischiare di non riuscire ad ammortizzare i costi di impresa e allestimento in periodi di aperture lampo. E' giusto verificare sulla regolarità degli appalti dove il Comune investe e dà contributi o concede sconti sulle tasse alle associazioni e alle aziende. Però, è un problema antico che stenta a risolversi, far partire le concessioni e le stagioni con gravi ritardi, è il modo migliore per mandare a monte l’organizzazione di eventi e per disincentivare l’iniziativa privata. Ora che questa è andata, si aspettano anche le iniziative culturali. Ci saranno aperitivi musicali e talk show su temi di attualità e presentazioni di libri. Buona estate al Forte Belvedere.