REDAZIONE FIRENZE

Bally Studio: sempre più vicina la chiusura della sede. La rabbia dei sindacati

Convocata per il 18 febbraio un’assemblea dei lavoratori "Non si escludono iniziative".

Resta alta la preoccupazione per la vertenza Bally Studio di Lastra a Signa. Un’assemblea dei lavoratori è stata convocata per il 18 febbraio. Il nuovo punto della situazione arriva a seguito dell’incontro in Regione. "Siamo arrivati al terzo appuntamento - si legge nella nota di UilTucs Toscana e Filcams Cgil Firenze -. Nonostante la latitanza aziendale, che faceva sperare in un ripensamento sulla chiusura dell’attività toscana, Bally non ha portato novità, confermando l’intenzione di chiudere Lastra a Signa. Non sono valsi gli interventi della Regione e del sindaco: Bally continua a incentivare economicamente le lavoratrici e i lavoratori che rassegnano le dimissioni, piuttosto che affrontare una discussione globale".

Da qui la convocazione di un incontro il 18 febbraio. "In quell’occasione - dichiara Yuri Vigiani della segreteria della Filcams Cgil di Firenze – discuteremo dello stato delle cose, stigmatizzando l’arroganza con cui Bally sta affrontando la vertenza. Non escludiamo di indire iniziative sia locali che di carattere nazionale". "L’azienda – ha proseguito Giuseppe Franzone, responsabile Uiltucs Toscana – ha il dovere di considerare le opportunità che le sono state offerte e di assumersi le proprie responsabilità sociali". È da novembre che si rincorrono voci sulla crisi del brand svizzero, con ipotesi sulla chiusura e il licenziamento in tronco dei 50 dipendenti. Il rischio è tutt’altro che scongiurato.

L.C.