Barberino del Mugello (Firenze), 8 ottobre 2023 – Un’operazione spettacolare, andata in scena questa mattina all’alba mediante l’uso di esplosivi. E’ quella che ha consentito di far brillare l’impalcato del viadotto Torraccia Sud, situato al chilometro 271+681 dell’originaria carreggiata Sud del tratto di A1 Milano-Napoli, tra Barberino e Calenzano.

Autostrade per l'Italia, la demolizione del viadotto Torraccia sull'A1
La spettacolare e complessa operazione avvia la fase centrale del piano di ammodernamento del viadotto, quale intervento propedeutico al più ampio programma di riqualifica dell’intero tracciato, finalizzato da Autostrade per l’Italia sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha già visto il completamento della nuova carreggiata Sud con la realizzazione della galleria Santa Lucia. Per la direzione Nord è infatti prevista la riqualifica delle due corsie attualmente in uso dalle auto dirette verso Bologna e la riconfigurazione dell’ex carreggiata Sud che diventerà poi percorribile verso Nord, per un assetto finale di quattro corsie verso Bologna e tre corsie in direzione Firenze.
Il viadotto Fosso Torraccia, aperto al traffico alla fine del 1960, dispone di due carreggiate su impalcati separati, ciascuno di cinque campate. La lunghezza totale dell’opera è di circa 165 metri in carreggiata Sud, dismessa dopo l’entrata in esercizio del nuovo tracciato, e di 153 metri in carreggiata Nord. Le operazioni di brillamento, coordinate da Amplia società del Gruppo Aspi e prima azienda di costruzioni per attività a livello nazionale, sono state precedute da fasi di demolizione meccanica di piccole parti dell’opera, finalizzate anche al posizionamento del materiale esplosivo in punti strategici individuati con l’obiettivo di garantire la demolizione in massima sicurezza dell’impalcato ma anche la salvaguardia delle sotto-strutture. Alla base dei piloni in particolare sono state posizionate delle cuffie di protezione al fine di attutire le vibrazioni generate dalla detonazione.
La demolizione, dopo tre spari di preavviso che hanno segnato il countdown, è avvenuta in 5 esplosioni consecutive, una per ogni pila, attivate a 15 millisecondi di distanza l’una dall’altra. A seguito dell’evento è stato eseguito un monitoraggio dei dati sismici e un’ispezione visiva finalizzata alla verifica della completa detonazione delle cariche. Le operazioni si sono sviluppate in modo tale da non generare alcun tipo di ripercussione ambientale, grazie a un accurato monitoraggio dell’emissione di onde sismiche, sonore, delle emissioni in atmosfera e della fauna selvatica grazie al posizionamento di recinzione di cantiere per minimizzare il rischio sconfinamento della fauna selvatica di piccole dimensioni. Il materiale demolito infine è stato stoccato per poter essere reimpiegato in altre attività di cantiere, nel segno di un approccio sostenibile.
Le operazioni di brillamento, effettuate con il coordinamento del Comitato Operativo Viabilità di Autostrade per l’Italia, Prefettura, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, 118, Città Metropolitana di Firenze, Comuni di Calenzano e Barberino e relative Polizie Municipali, si sono concluse in sicurezza e nei tempi stabiliti. La riapertura al traffico in direzione Nord, diretta dagli operatori della Direzione di Tronco di Firenze di Aspi e dalla Polizia Stradale, è avvenuta come previsto alle ore 8.
L’ammodernamento del Viadotto Torraccia rientra in un piano di rigenerazione della carreggiata Nord che comprende investimenti di riqualifica del tratto per oltre 120 milioni di euro e 135 milioni destinati all’ammodernamento, con tempi di esecuzione complessivamente stimati in 40 mesi. Il nuovo tracciato, oltre a garantire una maggiore sicurezza e una drastica riduzione dei tempi di percorrenza, viene realizzato in linea con i più recenti standard normativi, assicurando un incremento della vita utile dell’opera e una riduzione sostanziale degli impatti sulla viabilità che potrebbero essere generati da cantierizzazioni future.
“Simili interventi - dichiara Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia - mostrano in tutta la loro evidenza la complessità del piano di ammodernamento messo in campo sulla rete autostradale di nostra gestione. Ammodernamento che va di pari passo con le opere di potenziamento: un simile intervento non sarebbe infatti stato possibile, se non avessimo avuto a disposizione il nuovo tracciato della A1. Questo ci fa capire quanto sia importante proseguire con convinzione il piano avviato, per far fronte alle nuove esigenze della mobilità. La rigenerazione delle infrastrutture - aggiunge Tomasi - rappresenta un tema non più rimandabile a livello di sistema-Paese, un argomento che deve restare al centro del dibattito e guidare le future scelte strategiche nazionali”.