
di Manuela Plastina
Api al lavoro anche a Ponte a Ema: dieci arnie sono state sistemate nell’area verde vicino al nuovo parcheggio dell’Oratorio di Santa Caterina delle Ruote all’interno del progetto di apicoltura urbana del Comune di Bagno a Ripoli. Qualche giorno fa altri preziosi insetti sono stati collocati in arnie all’interno di una teca trasparente nel parco di Grassina, curate dagli apicoltori dell’associazione Arpat. In entrambi i luoghi, oltre a produrre il miele e a salvaguardare col loro lavoro la biodiversità, le api saranno anche oggetto di studio: i bambini delle scuole verranno accompagnati a osservarle in laboratori didattici preziosi come il loro miele. "L’apiario didattico all’Oratorio – dice il sindaco Francesco Casini – servirà a formare nuove generazioni di apicoltori e a svelare i segreti della vita e del lavoro di questi piccoli insetti fondamentali per la vita del pianeta. Inoltre, per l’importanza delle api come bioindicatori ambientali, l’apiario farà parte anche di Beenet, un progetto nazionale che attraverso gli alveari valuta la salubrità ambientale". Queste speciali arnie infatti, che ospitano ciascuna dalle 60mila alle 80mila api in base alle stagioni, sono dotate di particolari sensori per monitorare l’attività delle api, quanto miele "made in Bagno a Ripoli" produrranno e, attraverso la sua composizione, come si evolve la biodiversità circostante. "Teniamo molto a questo progetto – sottolinea ancora Casini –. Coinvolgendo i più giovani, vogliamo sensibilizzare la cittadinanza, sul loro ruolo da salvaguardare".