
'A tavola coi grandi'
Firenze, 16 maggio 2015 - Di loro sappiamo cosa hanno scritto, cosa hanno dipinto, le idee e gli amori, il luogo dove sono nati e dove hanno vissuto. Ma, a tavola, cosa sappiamo, ad esempio, dei gusti di Dante Alighieri? E Giotto invece, quale piatto preferiva? E di Petrarca e di Boccaccio, come dello stesso Leonardo da Vinci o di Niccolò Machiavelli, cosa sappiamo in cucina? Nell’anno dell’Expo, possiamo assaggiare le pietanze dei loro tempi, conoscere i gusti di Montanelli, di Enzo Ferrari come di Silvio Pellico, e dunque metterci a tavola con loro. E scoprire, ad esempio, che Verdi amava il culatello, che Pascoli ovunque andasse si portava dietro lo strumento per fare i ‘cavatelli’ che adorava, quali erano i cibi nel capolavoro di Collodi in ‘A tavola con Pinocchio’, e che Leonardo Da Vinci aveva inventato anche un grande “girarrosto” che roteava da solo, che non solo sarà esposto nella sua casa museo a Vinci, ma anche all’esposizione universale milanese.
A Firenze invece, dal 15 giugno al 31 ottobre a Casa Guidi, il tema principe sarà la memoria e la cucina in “A tavola con Elizabeth Barrett e Robert Browning”, dedicato al rapporto tra gli Anglo-fiorentini dell’Ottocento e la cucina locale. È questo il senso dell’iniziativa ‘A tavola con i Grandi’ promosso dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, che proprio in occasione dell’Expo ha messo a punto un ricco programma di appuntamenti all’insegna del gusto, per presentare le case museo dei grandi personaggi italiani. Il progetto, ideato dal presidente dell’associazione Adriano Rigoli e del vicepresidente Marco Capaccioli, è dedicato al tema del rapporto tra le personalità delle case museo, il cibo e la cultura gastronomica: “L’idea – spiegano - è quella di comunicare il vissuto dei big della cultura italiana attraverso quegli aspetti della vita quotidiana, come il cibo e i piatti tradizionali, che sono testimoniati dalle abitazioni in cui hanno trascorso la loro esistenza, oggi case museo aperte al pubblico”. Il programma di ‘A tavola con i grandi’ si articola su due piani: uno nazionale, nell’ambito milanese di Expo 2015 dove le Case della Memoria saranno ospiti dal 18 al 24 agosto - e uno locale, con tante iniziative ospitate nelle singole case che fanno parte della rete museale.
Si tratta di conferenze di studiosi relative al rapporto del personaggio, o della sua opera artistica, con il cibo, l’alimentazione e la cultura gastronomica; presentazione di lavori culturali (libri, testi teatrali, opere d’arte, concerti) sull’argomento; cooking show dedicati a ricette legate al personaggio o al territorio di riferimento; degustazioni di prodotti legati al personaggio e alla casa; visite guidate sul tema, visite animate anche in costume e molto altro ancora. L’associazione nazionale Case della Memoria è composta da 48 case museo in varie regioni d’Italia, e conta tra gli ultimi ingressi anche la Casa Artusi di Forlimpopoli (Forlì-Cesena), che rende omaggio al padre della cucina italiana ospitando il primo ‘Centro di cultura gastronomica’ dedicato appunto alla cucina di casa. Nell’ambito di quest’iniziativa, a Firenze è avvenuta anche la firma del protocollo di collaborazione europea tra il presidente Rigoli e tutti gli altri direttori e presidenti delle diverse case museo e associazioni di case museo provenienti dai diversi Paesi europei, con l’obiettivo di promuovere e dare avvio a progetti comuni tesi a sviluppare percorsi turistici per i viaggiatori del terzo millennio. Il programma nazionale e regionale delle iniziative dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, insieme all’ingresso nella rete di nuove case museo dedicate a grandi personaggi, è su www.casedellamemoria.it.
Maurizio Costanzo