Aree verdi, cittadini in rivolta: "Prato pieno degli scarti della fiera"

Un maxi contenitore di pezzi dei padiglioni e rotoli di moquette è nel giardino da ottobre. .

Aree verdi, cittadini in rivolta: "Prato pieno degli  scarti della fiera"

Aree verdi, cittadini in rivolta: "Prato pieno degli scarti della fiera"

E’ ancora lì. Nessuno ha pensato di rimuoverlo. Tutto normale. Il 15 febbraio scorso, raccogliendo le proteste dei residenti della zona, avevamo fotografato e denunciato l’assurda storia del contenitore per i pezzi di legno che servono a mettere in piano le basi dei padiglioni espositivi della fiera. Lasciato in mezzo al prato dallo scorso ottobre insieme a rotoli di moquette e altri rifiuti assortiti. Ieri, 24 maggio, il contenitore era ancora lì in mezzo a una foresta di erba alta quasi un metro. Il cassone mollato da ottobre scorso è l’emblema del degrado di quest’area che sarebbe il cuore di Scandicci. Le erbacce regnano ovunque, anche nel parcheggio a pagamento accanto al palazzetto. E’ un verde non organizzato, non un valore aggiunto qualificante del centro città, ma sconclusionato, degradato e da profonda periferia. Eppure piazza della Resistenza è la piazza della Signoria di Scandicci. Il confronto è impietoso. E transitando da via Luzzi forse è ancora peggio. A cavallo della bella sede che fu del Polimoda (vi arriverà la fondazione Mita) e il nuovo palazzo dove lavorano i manager del gruppo Kering c’è ancora la giungla. Nessuno si è preoccupato di sistemare, tagliare, tenere in ordine, rimuovere questo benedetto (o no) cassone pieno di legno ormai mezzo marcio per la pioggia. Sempre qui, c’è un terreno incolto che gli automobilisti continuano a usare come parcheggio per ‘scappare’ dagli stalli a pagamento e dall’assillante ronda degli ausiliari del traffico.