REDAZIONE FIRENZE

Archivio storico, parte la pulizia. Da smaltire 6 tonnellate di documenti

L’amministrazione ha raccolto 324 scatoloni di atti accumulati nel corso dell’ultimo mezzo secolo.

L’amministrazione ha raccolto 324 scatoloni di atti accumulati nel corso dell’ultimo mezzo secolo.

L’amministrazione ha raccolto 324 scatoloni di atti accumulati nel corso dell’ultimo mezzo secolo.

Sei tonnellate e mezzo di atti amministrativi da mandare al macero. L’amministrazione comunale dà il via alle grandi pulizie nell’archivio storico, avviando il procedimento per sbarazzarsi di atti approvati nell’ultimo cinquantennio. Per la legge, ogni documento approvato dai comuni diventa automaticamente anche bene demaniale di rilievo culturale per quanto riguarda l’archivistica, ma è possibile anche fare periodicamente pulizia, procedendo alla sdemanializzazione dei documenti ritenuti superflui o doppi o non necessari alla ricostruzione storica del procedimento amministrativo per il quale sono stati emanati. La selezione e lo scarto, successivi alla sdemanializzazione, sono le operazioni con cui sono eliminati quei documenti che hanno esaurito la loro validità giuridica o amministrativa e che, allo stesso tempo, non sono considerati di rilevanza storica tale da renderne opportuna la conservazione illimitata. E così, divisi in due elenchi, l’amministrazione comunale ha raccolto 324 scatoloni di atti per un totale di 6.480 chilogrammi di materiale archivistico ritenuto inutile e superfluo.

C’è uno scatolone ‘dei sogni’ che riguarda le istanze edilizie sospese dopo la richiesta di integrazioni e mai più portate avanti, i progetti su lottizzazioni mai realizzati dagli anni ’60, fascicoli interi degli anni ’90 che riguardano seconde e terze copie di progetti non avviate allo scarto, oppure tavole progettuali sostituite (erano gli stati intermedi) di progetti conservati. Il resto degli atti sono tabulati di stipendi, rendiconti di imposte comunali e altri atti del genere. Saranno avviati al macero.