FIRENZE
Anziano bloccato per strada da un balordo e rapinato, davanti ai passanti che non alzano un dito. E’ successo una settimana fa vicino alla stazione di Santa Maria Novella, ma la disavventura di Giampaolo Matteuzzi, 91 anni, fiorentino, campione italiano di staffetta 4X100 nel 1954, è stata mitigata dall’indagine lampo della squadra mobile della questura, che ha individuato e fermato il responsabile e restituito il maltolto alla vittima.
Il rapinatore gli aveva infatti portato via, dopo una colluttazione, l’orologio d’oro che nel “corpo a corpo“ con l’aggressore si era sganciato.
Un monile di valore, non solo economico (circa 10mila euro), per l’ex atleta: era infatti il dono che la famiglia Agnelli gli aveva fatto per il suo pensionamento dallo stabilimento Fiat in cui aveva lavorato per trent’anni.
L’orologio, marca svizzera Girard Perregaux,, è stato infatti recuperato ad Arezzo. Il balordo che ha rapinato Matteuzzi se l’era infatti rivenduto per pochi spiccioli. L’uomo, un 25enne somalo, senza fissa dimora, è stato individuato dai “Falchi“ in un giaciglio di fortuna in lungarno Santa Rosa. Il pubblico ministero Leopoldo De Gregorio ha disposto il fermo, che ieri è stato convalidato: nei confronti del rapinatore è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Carcere da cui era uscito circa quattro mesi or sono, e dove era stato confinato per altri reati simili.
Ma l’aspetto che lascia l’amaro in bocca di questa vicenda è anche l’indifferenza che le immagini dell’impianto di videosorveglianza di un bed e breakfast di via degli Orti Oricellari - la strada in cui il 6 ottobre alle 17.30 è avvenuta la rapina - consegnano: mentre il 25enne s’accanisce verso l’anziano a suon di schiaffi e pugni, mentre il 91enne si difende come può, i passanti affrettano il passo, proseguono nel loro cammino, non intervengono.
Che fosse indifferenza o paura, questo atteggiamento ha consentito al somalo di raccogliere l’orologio da terra e fuggire in direzione delle Cascine.
Fortuna che Matteuzzi, residente poco distante dal luogo della rapina, abbia raccolto il video dell’aggressione e messo in moto la polizia.
Che in pochi giorni almeno gli ha restituito almeno un po’ di giustizia. Ieri, Mattezzi ha incontrato il questore Auriemma e i poliziotti della Mobile. "Questi ragazzi mi hanno regalato un’emozione unica e inaspettata: quella di poter riavere tra le mani un ricordo a me tanto prezioso quanto caro!"
stefano brogioni