Luca
Santarelli
Buongiorno Avvocato, si parla spesso di animali nel condominio, mi può per favore indicare cosa dice la legge e quali sono i problemi ricorrenti da risolvere. Mi scuso per la domanda volutamente generica, ma non voglio dirle in che vicenda mi trovo per leggere un suo pensiero obiettivo e correggermi laddove fossi nel torto.
F.
Gentile Lettore,
debbo complimentarmi per la sua saggezza. Occorre dire che i problemi degli animali dipendono dai padroni e non da loro. Chi scrive ha un cane e quindi capisco perfettamente l’amore per gli animali e al contempo, come legale, sono perfettamente consapevole di quelle che sono le attenzioni che bisogna avere per poter convivere serenamente negli stabili condominiali tra esseri umani e animali domestici. L’animale domestico può essere tenuto negli appartamenti condominiali e dal 1942 esiste l‘art 2052 che contempla la responsabilità dei proprietari “o di chi se ne serve” (parole del legislatore). In sintesi, per dire che la convivenza tra animali ed essere umano è possibile e legittima, ma richiede un protocollo di attenzioni. Tra i problemi più ricorrenti v’è quello dei cani che vengono lasciati senza adeguate protezioni nel vano scale o nei giardini. L’uso del guinzaglio e, dove occorrente, della museruola sono necessari, peraltro obblighi imposti da molti regolamenti comunali. Altra categoria di problemi attiene l’aspetto igienico-sanitario. Non sempre gli animali vengono tenuti con un’adeguata pulizia e troppo spesso i giardini e le aree comuni sono interessate da feci e urine non pulite dai proprietari. Altra questione è quella che riguarda i cani che vengono lasciati soli in casa tutto il giorno ed abbaiano continuativamente. Questo attesta che il cane soffre ed è un rumore che infastidisce i vicini. In virtù di una recentissima sentenza costituisce persino reato.