REDAZIONE FIRENZE

Ancora ’riffe’ sul ponte. E ora arriva la passerella

Ancora ’riffe’ sul ponte. E ora arriva la passerella

Il Ponte alle Riffe si chiama così per la strettezza del suo antenato che fu fatto saltare nel ’44 dai Tedeschi per ritardare l’avanzata degli alleati sulla Faentina mentre batttevano in ritirata sugli Appennini. Si dice fosse così stretto che i contadini non riuscivano a scambiarsi coi barrocci e si facevano quindi le “riffe“ (prepotenze, ma anche risse) per chi avesse a passare prima. Una storia analoga al Ponte dei Cazzotti a Mantgnano, dalla parte opposta della città, che però fu salvato dagli alleati. Il nuovo ponte è stato costruito ben più largo, ma con marciapiedi assai stretti. Cosicché la buffa storia si ripropone analoga e in chiave moderna: le riffe sono ingaggiate dagli anziani con i carrellini portaspesa, che su quei marciapiedi non si scambiano e inciampano. Ma anche questo è destinato a diventar un ricordo: "Da quando c’è la Coop, c’è molto più passaggio – spiega il presidente di Quartiere Pierguidi –, abbiamo chiesto di fare una passerella pedonale parallela ed è tra i nostri interventi prioritari"

C.C.