Amici animali. Nelle oasi lo spettacolo della natura

Hanno riaperto al pubblico le oltre 100 aree ’speciali’ del Wwf. La prima è nata in Toscana nel 1967

In alcune oasi del Wwf si possono ammirare anche i fenicotteri rosa

In alcune oasi del Wwf si possono ammirare anche i fenicotteri rosa

Firenze, 2 giugno 2020 - Animali e natura, un binomio perfetto. Adesso, dopo il lockdown, è possibile tornare a visitare - solo su prenotazione - le oasi del Wwf in Italia, luoghi magici dove si possono ammirare molte specie di uccelli, farfalle e altri bellissimi animali nel loro ambiente naturale. Forse non tutti sanno che la prima oasi Wwf in Italia è nata in Toscana, in provincia di Grosseto, nel 1967. Il Wwf era nato da pochi mesi; con una decisione dell’allora Consiglio nazionale acquisì i diritti di caccia del laggo di Burano per farne un’oasi di protezione degli uccelli. Oggi le oasi Wwf in Italia sono oltre 100; 17 di queste sono in Toscana. Il primo giorno di riapertura è stato domenica 24 maggio. "E’ stata una riapertura molto scrupolosa nell’organizzazione - spiegano del Wwf - sia per gli aspetti di sicurezza dei visitatori, sia per evitare disturbi alla fauna che nel frattempo, durante il lockdown, si è fatta più confidente".

A Fabio Cianchi, che si occupa delle tre riserve e oasi Wwf della Maremma, abbiamo chiesto come è andata la prima giornata.

Può fare un bilancio della prima giornata di riapertura delle oasi Wwf?

La giornata si è svolta serenamente e le persone che hanno deciso di venire in oasi per questa riapertura hanno seguito tutte le procedure indicate a contrastare la diffusione del Covid 19. Purtroppo non abbiamo potuto accompagnare nessuno, ma solo dare il supporto all’ingresso per una visita in autonomia, ma speriamo che presto si possa riaprire e riprendere le nostre abituali visite guidate. Nell’Oasi di Burano, oltre a tutte le tappe lungo il percorso natura, dove i più fortunati hanno incontrato le testuggini terrestri, le farfalle e altri insetti, è stato possibile osservare sulle sponde del lago le morette tabaccate, le folaghe, i cigni reali, gli svassi maggiori e nel canneto le cannaiole e i cannareccioni, due passeriformi migratori che giungono ogni anno in primavera dall’Africa dove passano l’inverno.

Avete altre iniziative in programma nei prossimi mesi estivi? Abbiamo deciso di offrire la possibilità di visitare le nostre oasi anche in giorni in cui era precluso l’accesso, quindi sarà possibile quasi ogni giorno visitarle. Ecco come informarsi sulle visite e prenotare: 388. 9788411/320822397. Appena sarà possibile riprendere con le visite guidate organizzeremo come ogni anno anche visite serali. Sono riprese anche le giornate di volontariato per la pulizia della spiaggia di Burano.

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