Alta Velocità, via ai lavori. Tunnel e stazione: azionata la talpa. “Opera strategica a livello europeo”

Il via alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Dopo l'accensione della fresa, è previsto per l'estate 2023 l'inizio dello scavo. No Tav in protesta

Firenze, 15 maggio 2023 – Alta velocità, ci siamo. I lavori per il nodo fiorentino al via oggi, 15 maggio, si concentrano sulla realizzazione del Passante Av che prevede il sottoattraversamento (tunnel) ferroviario della città e la nuova stazione Av di Firenze Belfiore. 

Il via è stato dato oggi alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Dopo l'accensione della fresa, è previsto per l'estate 2023 l'inizio dello scavo, durante il quale saranno svolti in contemporanea i lavori di realizzazione della stazione Belfiore. Il completamento dell'opera è previsto per il 2028.

Presenti Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Dario Nardella, sindaco di Firenze, Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane e Carlo Luzzatto, amministratore delegato Impresa Pizzarotti & C.

Le foto

L'evento ha costituito l'occasione per avviare anche in Toscana il progetto "Cantieri Parlanti", realizzato dal Gruppo FS (con le società del Polo Infrastrutture RFI e Italferr) in collaborazione con il MIT, per raccontare in maniera trasparente le attività e le finalità dell'opera e confrontarsi con le comunità locali. Il passante AV di Firenze è un'opera realizzata dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS. Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell'opera, mentre a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori, per un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro. Per il sottoattraversamento saranno scavate a circa 20 metri di profondità due gallerie parallele, una per ogni senso di marcia, ciascuna lunga circa 7 chilometri e collegate tra loro con by pass di sicurezza ogni 500 m, tra la stazione di Firenze Campo di Marte e la zona del viale XI Agosto, situata fra le stazioni di Firenze Rifredi e di Firenze Castello.

Al fine di ottimizzare le fasi di lavoro e contenere i tempi, le gallerie saranno realizzate mediante due frese che comunque scaveranno con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Alla fresa attuale, come da tradizione, è stato attribuito il nome femminile di Iris. Tecnicamente denominata TBM (Tunnel Boring Machine), la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 12 metri. Inoltre, sono state intraprese iniziative utili a contenere le emissioni.

L’amministratore delegato delle Fs

“Il nodo di Firenze rappresenta un anello cruciale per la mobilità collettiva fiorentina e nazionale”, ha affermato Luigi Ferraris, amministratore delegato delle Fs, osservando che oggi “qualunque inconveniente tecnico sul nodo fiorentino produce pesanti effetti sulla circolazione ferroviaria nazionale, come abbiamo avuto modo di vedere recentemente”, e per questo motivo “è importante separare per quanto possibile i flussi dei treni”. Con il passante dell'Alta velocità di Firenze “lavoriamo per assicurare ai fiorentini di oggi e domani una infrastruttura sostenibile, che conservi le peculiarità della città e rechi benefici alla mobilità dell'intero Paese”, ha detto ancora Ferraris. “È un momento chiave per il futuro di quest'opera attesa da troppo tempo”, ha affermato Ferraris ammettendo che “il progetto del passante e della stazione Belfiore ha attraversato tanti momenti critici e stop&go nel corso degli anni: ma oggi riprendiamo questo percorso con determinazione e ottimismo, un ottimismo che ci deriva dal sostegno convinto del governo, delle amministrazioni regionale e comunali”. Per le Ferrovie e per il governo, ha sottolineato l'ad delle Fs, “questa è un'opera strategica per la mobilità cittadina, nazionale, e anche europea: il passante è parte integrante del corridoio scandinavo-mediterraneo Ten-T che attraversa la penisola”.

Salvini: “Cinque anni per concludere lo scavo”

Il riavvio dei lavori per il passante Av sotterraneo di Firenze e la nuova stazione rappresenta "la dimostrazione che nulla è impossibile”. Lo ha affermato Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, intervenendo all'evento di avvio dei lavori oggi presso il cantiere. “L'approvazione in conferenza dei servizi è del 1996, diciamo che l'abbiamo maturata”, ha detto, sottolineando che “oggi siamo a riavviare una macchina complessa che ci auguriamo, anzi, siamo sicuri, che in cinque anni porterà a compimento lo scavo di 7 km”. Secondo Salvini, questo “si può fare ascoltando i territori, e spiegando: la compatibilità ambientale è fondamentale, Firenze ha un tessuto e un sistema viario molto articolato. Separare le linee è fondamentale”. Il ministro ha dunque osservato che “la Tav riguarda non più del 20% degli utenti: l'80% usa regionali, Intercity, fa il pendolare”.

Il presidente della Regione

"Il nuovo passante riconnetterà completamente Firenze all'alta velocità. E con la nuova stazione Belfiore avremo un radicale cambiamento del funzionamento dell'alta velocità ferroviaria tra Milano e Roma. L'inizio di questo cantiere è veramente una svolta nel sistema dei trasporti nazionali. Non avremo più la strozzatura del nodo ferroviario di Firenze, con vantaggi indubbi anche per il traffico dei treni pendolari". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Gianni, intervenendo alla cerimonia.

Il sindaco Nardella: “Meno ritardi e inefficienza”

Col nuovo passante Av di Firenze si avranno “meno ritardi, meno inefficienza: ma soprattutto possiamo realizzare un vero e proprio sistema ferroviario metropolitano, con treni in superficie con una frequenza molto intensa, che possono percorrere tutta la rete ferroviaria di superficie intorno al capoluogo”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, parlando a margine dell'evento di avvio lavori. “Pensiamo a tutte le stazioni che abbiamo - ha detto - da Rovezzano fino a Sesto Fiorentino, passando per le Cure, Santa Maria Novella, Campo di Marte. Peraltro con Fs abbiamo un progetto di realizzare nuove stazioni: la stazione Guidoni, che è molto importante, e noi riteniamo si debba fare anche poi la stazione di Circondaria... insomma, un vero e proprio sistema che si interseca poi con le tranvie”. Inoltre, ha aggiunto Nardella, “la stazione Foster dell'Alta velocità sarà un hub di intermodalità dove arrivano tutti i bus turistici, così da non ingolfare la città, e poi arriveranno i bus urbani ed extraurbani che si scambieranno con la tranvia, perché la linea tranviaria collega Santa Maria Novella alla Foster e poi all'aeroporto, e con questo sistema di ferrovia metropolitana”. Peraltro, ha concluso il sindaco, “sciogliere il nodo a livello cittadino facilita anche poi l'ingresso attraverso la strozzatura di Rovezzano”.

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