Al Palio di San Lorenzo il trionfo è granata

Finale con i Viola di Olmi Salaiole, terzi a pari merito i Gialli di Santa Lucia e gli Arancioni di Faltona. Poi balli, canti e fumogeni

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Stavolta hanno vinto i Granata della Stazione. Che per due punti hanno battuto i Viola di Olmi-Salaiole, mentre terzi a pari merito i Gialli di Santa Lucia e i gli Arancioni di Faltona. E la gara è stata come al solito intensa e combattuta, per un "Palio di San Lorenzo", sempre più sentito e partecipato. E’ una manifestazione che rapidamente ha preso forma, avviata pochi anni fa anche su impulso dell’amministrazione comunale per dare a Borgo San Lorenzo un’altra occasione di festa e di appartenenza, e per valorizzare la festività patronale. E questa edizione è stata speciale. Intanto per la sede, il Foro Boario dimostratosi molto adatto e attrezzato per la prima volta l’ampio piazzale con grandi tribune, e sono entrate in gioco ben sette rioni. Ma la cosa più speciale è stato il pubblico. Il foro boario è stato invaso da tantissime persone. E il clima era da stadio strapieno. E se le squadre dei Neri di Villa Pecori, dei Celeste di Zeti-Crocifisso e i Verdi di Sagginale-Rabatta hanno dovuto fare da spettatori perché eliminati, le altre quattro squadre rionali - i Viola di Olmi Salaiole, i Gialli di Santa Lucia, gli Amaranto della Stazione e gli Arancioni di Faltona - si sono date battaglia, tirando forme di formaggio per il tradizionale gioco della rulla, correndo a bordo dei carretti, trascinando le pesanti rotoballe, tagliando un tronco di albero e tirando la fune. Alla proclamazione dei vincitori, la solita bolgia infernale, fumogeni, trombe, canti e balli, una festa di tutti, vincitori e sconfitti.

E il sindaco di Borgo San Lorenzo, dopo aver consegnato il Palio alla squadra vincente, confessa apertamente la sua soddisfazione per il successo del palio. "’E quindi uscimmo a riveder le stelle’, l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia – dice Paolo Omoboni – è la frase alla quale ho pensato per questo San Lorenzo: dopo gli anni del tremendo covid, un nuovo cammino di speranza. Il Palio è sempre più un momento di senso di appartenenza senza limiti di età. Si battaglia, vi si arrabbia, e alla fine ci si abbraccia tutti nel segno di Borgo. E voglio ringraziare tutti, in primo luogo i volontari, Claudio Vozza, il direttivo del Palio e la Pro Loco".

Paolo Guidotti

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