NICCOLÒ GRAMIGNI
Cronaca

Aidia, scende in campo la forza delle donne

L’impegno dell’associazione di ingegneri e architetti, anche per promuovere una maggiore presenza femminile sui luoghi di lavoro

di Niccolò Gramigni

Crescono gli occupati a livello nazionale (35mila in più a ottobre secondo l’Istat): una bella notizia, il problema è i nuovi ingressi sono praticamente tutti di uomini. Un dato piuttosto preoccupante in tempi in cui si cerca invece di affermare una parità che, oltre che di diritti, deve essere sul mondo del lavoro. In Italia le professioniste sono tante.

Alcune di queste fanno parte dell’Aidia, ovvero l’associazione italiana donne ingegneri e architetti che dal 1957 riunisce professioniste in questi due settori. "Abbiamo diciotto sezioni territoriali e trecento socie – dichiara la presidente della sezione Firenze di Aidia Mina Tamborrino –. Per il 2022 il nostro obiettivo è la costituzione di un osservatorio per la ricaduta del Pnrr sul territorio, in particolare del Valdarno. Vogliamo poi costituire una commissione di esperti, di diverse professionalità, in grado di interfacciarsi con imprese, istituzioni locali e terzo settore".

La sezione di Aidia Firenze si è costituita nel 2014 e proprio Tamborrino è stata tra i promotori. L’obiettivo è chiaro, a Firenze come a livello nazionale: sostegno all’empowerment femminile, contrasto alle discriminazioni di genere, incremento delle prospettive occupazionali dei giovani e maggior conoscenza delle misure del Pnrr per società e imprese.

Promuovere la presenza femminile e includere. Perché questa parola è sempre stata necessaria, ora lo è ancora di più. E mostrare che le competenze della donna – in questo caso si parla di architetti e ingegneri, ma il pensiero è su larga scala – sono vaste.

Tanto che a fondare l’associazione è stata la scienziata Amalia Ercoli Finzi, la prima donna laureata in ingegneria aeronautica in Italia al politecnico di Milano nel 1962, la prima docente di meccanica orbitale-sistemi spaziali. Insomma, una numero uno.

"La nostra attività prevalente – aggiunge Tamborrino – è rivolta all’organizzazione di seminari e convegni, itinerari studio in collaborazione con le istituzioni territoriali e gli ordini professionali. E, come prevede il nostro statuto nazionale, tra gli obiettivi ci sono anche favorire scambi culturali e professionali, valorizzare il pensiero e il lavoro della donna, promuovere la presenza femminile negli organi decisionali di enti e istituzioni – copnclude la presidente della sezione fiorentina dell’associazione – operanti nel campo dell’architettura e ingegneria".

Perché ci possano esssere delle nuove Amalia Ercoli Finzi, che portino nella società competenza e qualità.