Pestato e rapinato in centro, quattro minorenni arrestati. "Traditi" dal taglio di capelli

La vittima, un 21enne di Grosseto che studia a Firenze, era stato picchiato e rapinato del cellulare da quattro giovanissimi albanesi ospiti di un centro di Calenzano

Un momento della fuga

Un momento della fuga

Firenze, 13 aprile 2018 - I carabinieri di Firenze hanno arrestato quattro persone per l'aggressione ai danni del giovane di Grosseto di domenica scorsa in centro a Firenze.

"Stavo parlando al telefono con la mia ragazza quando senza accorgermi di nulla sono stato colpito con un pugno all’occhio destro", aveva raccontato ai carabinieri il 21enne grossetano picchiato e rapinato da un gruppo di quattro persone in via del Leone, domenica pomeriggio intorno alle 17.30. "Mi hanno portato via il cellulare e hanno cercato anche di prendere il portafogli senza riuscirci. Non li ho sentiti e non sono riuscito a vederli in faccia. Non so di dove siano".

I quattro arrestati sono giovanissimi albanesi ospiti di una struttura di accoglienza per minori non accompagnati a Calenzano, i quali, appena sicuri di non essere visti da altre persone, si erano avventati sul malcapitato, aggredendolo alle spalle e sferrandogli una violenta serie di calci e pugni al punto da ridurlo inerte disteso a terra per poi sottrargli il cellulare. I quattro si erano allontanati quindi di corsa percorrendo una serie di stradine del centro fino a ponte Vespucci proseguendo poi la corsa sul Lungarno Santa Rosa.

Alla vittima, soccorsa e trasportata all’ospedale di Santa Maria Nuova, dopo i primi accertamenti erano state riscontrate tumefazioni diffuse e, soprattutto, la frattura della base orbitale dell’occhio destro, danno che lo pone in serio pericolo relativamente alla futura capacità di utilizzare in pieno la vista.

I Carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno si erano attivati subito e, attraverso le dichiarazioni di testimoni e l’acquisizione di immagini estrapolate dai diversi impianti di videosorveglianza presenti sia in via del Leone che nelle altre strade utilizzate per la fuga dai rapinatori, sono riusciti a ricostruire compiutamente i fatti.

L’analisi dei filmati effettuata dai Carabinieri della Stazione di Palazzo Pitti ha permesso di dare una svolta alle indagini, consentendo di recuperare alcuni fotogrammi che immortalavano i quattro rapinatori in fuga e, soprattutto, il loro abbigliamento e le loro sembianze. Allo stesso tempo i Carabinieri del Nucleo Operativo di Oltrarno avevano avviato gli accertamenti di natura tecnica al fine di acquisire i tabulati riguardanti il traffico telefonico. Tra gli elementi ricavati dalle immagini, alcuni tratti salienti del look dei quattro rapinatori hanno consentito di imprimere una svolta alle indagini, in particolare il taglio di capelli, particolarmente ricercato, di due rapinatori, tanto da indurre gli operanti a non tralasciare alcuni saloni di acconciatura della città che usano fare tale tipologia di tagli.

Le indagini sono proseguite in maniera serrata fino all’epilogo di ieri sera: infatti, ad appena quattro giorni dalla rapina, in uno dei saloni finito sotto la lente degli investigatori, in via Guelfa a Firenze, è stato rintracciato uno dei rapinatori. Fermato nell’immediatezza e portato al Comando Compagnia di Oltrarno, ha ammesso subito le sue responsabilità.

Dopo un paio d'ore grazie ai tabulati telefonici sono stati rintracciati e fermati al centro di accoglienza di Calenzano anche gli altri tre rapinatori, incastrati anche dal rinvenimento all’interno dei loro armadi degli abiti indossati il giorno dell’aggressione. Tutti e quattro i malviventi sono minorenni e due di essi già con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

E' stato infine recuperato lo smartphone rubato: nel frattempo era stato venduto per 40 euro a un marocchino è stato poi denunciato per incauto acquisto.

I quattro rapinatori, tutti sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, sono stati portati all'istituto penitenziario per minorenni di via degli Orti Oricellari, a disposizione della Procura dei minori di Firenze che coordina le indagini.

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