
Katia e Giancarlo De Leo
Firenze, 16 aprile 2020 - Con il turismo in ginocchio, le prospettive non sono rosee per le agenzie di viaggio, Covid-19 permettendo, con la fine del lockdown sarà possibile muoversi preferibilmente in Italia, tanto che il Governo sta pensando a voucher da spendere nel nostro Paese, per aiutare un ripresa graduale. Gli operatori non hanno intenzione di mollare, forti anche di un sondaggio Swg, secondo il quale l’83 % degli Italiani faranno vacanze in Italia; il 16% teme però di non avere i soldi, mentre il 44% farebbe la vacanza se potesse detrarre parte del costo. Secondo i dati del Conto Satellite del Turismo (CST) - Istat, 100 euro di transazioni in questo settore ne generano ulteriori 86 in altri comparti, secondo il meccanismo dei moltiplicatori, si comprende l’importanza del ruolo dei tour operator.
Su questa speranza si poggia la tenacia dei titolari della Baiana, agenzia fiorentina, specializzata nei tour in Brasile, ma non solo, aperta da metà degli anni novanta in Borgo degli Albizi. Katia e Giancarlo de Leo, background da globetrotter, salernitani di origine, fiorentini di adozione gestiscono l'agenzia, insieme a nove dipendenti. “Noi da sempre abbiamo passione per il Brasile, méta ricca di emozioni, quando aprimmo non era tanto conosciuta. Poi abbiamo allargato al resto del Sudamerica, all’Asia e agli altri continenti” spiega Katia “A Firenze c’erano moltissimi brasiliani”.
Cos'è successo, con l’emergenza Coronavirus?
“Da subito abbiamo capito quanto fossero seri gli allarmi. In un primo momento pensavamo fossero localizzati in alcune zone e , quindi abbiamo iniziato a consigliere di non andarci, molti hanno iniziato a spostare viaggi. Ma nessuno agli inizi avrebbe potuto immaginare che fossimo di fronte ad una pandemia” racconta la titolare della Baiana.
La realtà si è materializzata con la chiusura delle attività, a inizio marzo.
“Abbiamo cercato di dare la maggiore assistenza possibile a chi era fuori e doveva rientrare in Italia".
Passato lo shock iniziale, ora si pensa alla fase 2.
“Cambieremo sicuramente, dando attenzione sempre maggiore alla sicurezza dei nostri clienti, indicheremo le destinazioni che l’Oms e l a F a r n e s i n a e c l a s s i f i c h e r a n n o s i c u r e , approfondiremo tutti i prodotti assicurativi nuovi. Poi stiamo lavorando all’organizzazione interna, che rispetti le norme sulla distanza, abbiamo spostato le scrivanie a distanza, metteremo separatori in plexiglass, lavoreremo molto su appuntamento”.
Cos'attendete dal governo?
“Intervenire con forza per far applicare la legge contro l’abusivismo, debellarlo è più importante anche dei contributi che ci potranno dare”.
Bisognerà farsi trovare pronti anche sullo scenario turistico nazionale.
“Pensiamo a pacchetti per le località italiane, ci stiamo orientando verso un turismo individuale o familiare, che si avvalga di eccellenze non facilmente fruibili da tutti. Pensiamo a viaggi su misura, buona prospettiva, in attesa che riapra il turismo internazionale” dice Katia de Leo.
Insomma, lo sguardo è rivolto alla ripresa.
“Quando rivedremo il primo cliente in agenzia, sarà una forte emozione. Noi siamo già pronti. In attesa che ripartano anche i viaggi all’estero. Ma per questo bisognerà aspettare ancora. Forse a fine anno".
Osvaldo Sabato