Affitti brevi, giro di vite Stop dal primo giugno Ma ora il portale è attivo Scatta la salvaguardia

Obbligatorio comunicare l’inizio attività di locazioni turistiche in centro. Quando scatterà il divieto chi si è iscritto dopo il 31 maggio non potrà esercitare.

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Affitti brevi, giro di vite Stop dal primo giugno Ma ora il portale è attivo Scatta la salvaguardia

Ci si può continuare a registrare, anzi, si deve farlo, perché è un obbligo. E la piattaforma della Città metropolitana continua a raccogliere le dichiarazioni di inizio attività relative gli affitti turistici anche nel centro storico effettuate dopo il primo giugno. Quando il sindaco Dario Nardella, la scorsa settimana, ha annunciato l’avvio dell’iter di viariante urbanistica parallela al Piano operativo comunale, che sarà preceduta da una delibera di giunta per dare lo stop alle nuove attività di affittacamere nel centro Unesco, ha fornito la data di inizio dello stop, ovvero il primo giugno.

Al primo giugno la fotografia degli affitti brevi in centro contava 8.613 attività. Numero che resterà tale al momento in cui il provvedimento sarà effettivo ed efficace. Il sindaco con l’annuncio ha utilizzato una misura di salvaguardia, che ha lo scopo di evitare di mettere l’autorità di pianificazione di fronte al fatto compiuto di interventi che siano in contrasto con l’assetto voluto per il futuro del territorio, e vengano realizzati ugualmente nelle more dell’approvazione dello strumento che li intende proibire.

Ma fino al momento in cui l’atto non sarà effettivo, l’iscrizione alla piattaforma è obbligatoria e libera. Successivamente, chi si è iscritto dopo il primo giugno, non potrà effettuare affitti brevi turistici nel territorio del centro Unesco.

La piattaforma è attiva regolamente. E accoglie le dichiarazioni di inizio attività. Questo accade in Toscana dal primo marzo 2019, e nel territorio del Comune di Firenze dal maggio di quello stesso anno. Per effetto delle delibere regionali del 2018, per effetto della legge chi concede in locazione uno o più alloggi con finalità turistiche deve effettuare la comunicazione, entro 30 giorni giorni dalla stipula del primo contratto di locazione.

L’overtourism continua a essere al centro del dibattito. Tra chi grida allo stop del turismo selvaggio che, nell’eccesso dei numeri, da risorsa finisce per diventare una spina nel fianco. C’è invece chi invoca la libertà di impresa che non si può limitare. Che molte famiglie sono costrette ad affittare appartamenti o camere ai turisti per arrotondare stipendi magri, quando non inesistenti. Visioni diverse, quasi opposte: filosofie e approcci della tutela dell’anima di Firenze che da una parte si teme venga cannibalizzata e dall’altra si pensa che ormai in pasto ai turisti la città ci sia finita e difficilmente si potranno fare passi indietro.

Per ora a osservare i maldipancia, la proposta di variante urbanistica potrebbe spaccare anche il Pd: nel partitone non tutti la pensano allo stesso modo. Anche in Regione si avverte qualche ostilità sul tema. Che ancora più facilmente dividerà la maggioranza: con Italia viva per nulla convinta che sia la strada giusta da seguire. Le perplessità si condensano proprio sullo stop perentorio dal primo giugno all’avvio di nuove attività di questo tipo in centro; mentre più condivisa è la proposta di cancellare l’Imu sulla seconda casa per tre anni a chi affitta a lungo termine. L’iter di variante sarà comunque lungo. Per questo Nardella lo farà precedere da una delibera in via di definizione.

iu

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