Aeroporto Il futuro in 38 domande E Peretola decollerà in verticale

Il coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena: "Tutti d’accordo sui problemi dell’attuale Vespucci"

Migration

La procedura del dibattito pubblico per il nuovo masterplan con la pista obliqua dell’aeroporto di Peretola si è praticamente conclusa così come non ci sono dubbi sui 150 milioni di finanziamenti in arrivo da Enac. E Roberto Naldi, amministratore delegato di Toscana Aeroporti a questo punto butta il cuore oltre l’ostacolo: "L’obiettivo – ha detto – è cominciare i lavori a gennaio 2024, i passaggi burocratici che abbiamo calcolato e che sono ormai in linea con le tempistiche fissate per le opere legate al Pnrr, ci dicono questo. Fra 30 giorni presenteremo la nostra relazione e poi insieme con l’Enac si potrà avviare il percorso di VasVia, e successivamente a fine estate partire col percorso della conferenza dei servizi, tutto in linea coi tempi che prevede la legge".

Ieri intanto il coordinatore Alberto Cena ha presentatola sua relazione finale che è stata inviata alla società di gestione e alla Commissione nazionale per il dibattito pubblico (Cndp). Dentro ci sono 38 domande rivolte a Toscana Aeroporti, più della metà relative alla richiesta di conferma sulle posizioni già espresse ed argomentate nel corso del dibattito, e le restanti su maggiori chiarimenti e valutazioni rispetto alle proposte migliorative che sono emerse durante l’articolato confronto: dai temi ambientali (parco agricolo, emissioni atmosferiche, impatto acustico, sicurezza idrogeologica). E di tempi "più brevi possibili" ha parlato anche Claudio Eminente direttore centrale Programmazione economica e sviluppo infrastrutture di Enac con la speranza "che il progetto poi possa essere realizzato in tempi ragionevoli", perché, la motivazione è semplice: "non è possibile chiudere Firenze e portare tutto il traffico su Pisa". "Pisa – ha aggiunto – si svilupperà, così come previsto dal suo piano di sviluppo, così come si svilupperà Firenze, nelle modalità che andremo a valutare quando il piano di sviluppo ci verrà trasmesso". Con una specifica sul trasporto merci, ora attestato a Pisa, che, almeno per i trasporti più piccoli, potrebbe trovare spazio anche a Firenze.

C’è anche un’altra curiosità "Stanno tutti quanti lavorando – ha detto Naldi – per inserire all’interno degli aeroporti una previsione di vertiporti", cioè aree attrezzate per velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticali, "e quindi anche noi lo abbiamo fatto".

Ma Naldi torna sul dibattito pubblico definendolo "un’esperienza molto interessante" dove "nessuno ha fatto proposte alternative: l’unica proposta alternativa è non fare l’aeroporto, ma questo non è parte del dibattito pubblico. Nessuno ha presentato proposte tecniche specifiche diverse nel merito. Alcune delle indicazioni, faccio un esempio per tutte, i collegamenti ciclabili con Sesto Fiorentino, le stiamo esaminando, e a queste daremo risposta".

Prime indicazioni anche sui 38 punti evidenziati dalla relazione finale. "La metà – ha spiegato l’ad di Toscana Aeroporti – sono conferme delle risposte che abbiamo già dato, e molte delle altre 16 sono maggiori specificazioni. Nessuna è posta come richiesta specifica, ma elementi su cui bisogna che diamo maggiori spiegazioni, o che li impostiamo in maniera diversa".

Naldi prova a rassicurare intanto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, che ha rinnovato anche nelle scorse settimane le proprie perplessità: "Abbiamo assolutamente evidenziato e questo è confermato che non c’è nessun impatto sui cittadini e sulle abitazioni di Prato, ci sono delle rotte che passano su aree non abitate. Quindi non c’è alcun tipo di impatto acustico e dal punto di vista del rischio. Sono fiducioso che incontreremo anche l’amministrazione comunale per spiegare il progetto, ricevere domande e critiche. La disponibilità c’è sempre stata".

Paola Fichera

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro