REDAZIONE FIRENZE

Acqua, pressione alta E i rubinetti ’esplodono’

C’è un autoclave che crtea discordia. La protesta è aperta nelle case popolari di via Gemmi per un impianto di sollevamento dell’acqua potabile condominiale. A portare avanti la battaglia è una donna che vive nel blocco di abitazioni, Rosalia Palazzo, che si è rivolta al nostro giornale per raccontare quella che lei ritiene essere una situazione assurda. "C’è abbastanza pressione nelle condutture per arrivare al terzo piano – racconta – ma Casa spa ha voluto ugualmente installare l’autoclave. Poi, come se non fosse abbastanza, è stato deciso di tenerla accesa tutto il giorno. Ora c’è troppa pressione, tanto che i rubinetti si rompono, senza considerare che visti i tempi c’è un enorme consumo di energia, e che ci hanno messo in carico anche i costi di manutenzione e degli additivi c he vengono inseriti nell’acqua. Mi pare una cosa assurda, l’acqua è peggiorata, a volte è torbida e fangosa, oltre ad avere un cattivo odore. Sul fronte economico, siamo arrivati a pagare più di condominio che di affitto. Mi sono rivolta al sindaco, a casa spa, all’ufficio casa del comune, ma non ho avuto risposte se non polemiche". Per Casa spa, l’impianto è stato installato nel rispetto delle normative. Per di più, fa sapere la società che gestisce il patrimonio erp metropolitano, in via Gemmi l’assemblea di condominio ha deciso a maggioranza di mantenere accesa l’autoclave. In quel condominio c’è l’autogestione, regolata dalle leggi regionali; le decisioni dell’assemblea sono sovrane.