
Don Emanuele Dondoli, 60 anni, il prete sospeso perché accusato di abusi sessuali aggravati, è stato condannato ieri mattina dal gup di Firenze Angelo Antonio Pezzuti a una pena detentiva di 4 anni e 4 mesi al netto dello sconto di un terzo per il rito abbreviato.
L’Arcidiocesi ha fatto sapere che nei confronti del sacerdote è in corso il procedimento penale canonico che si svolge in confronto con la Congregazione per la dottrina della fede. La Curia aspettava la decisione del giudice perché gli atti possano eventualmente rientrare anche nel procedimento in fase di istruzione. Al termine del procedimento canonico sarà pronunciato un giudizio indipendente da quello della magistratura dello Stato.
Stando alle indagini coordinate dal pm Benedetta Foti, don Emanuele Dondoli, sacerdote di Pietramala nel Comune di Firenzuola,avrebbe abusato tra il marzo e il giugno 2018 di una giovane che presenterebbe disturbi della personalità, e che all’epoca sarebbe stata convinta di essere posseduta dal demonio.
Il sacerdote le avrebbe impartito ‘benedizioni risolutive per il malessere’ compiendo in realtà, secondo l’accusa, abusi sessuali in sagrestia. Usando persino un presunto “unguento benedetto”. Nei confronti di don Dondoli, il 24 agosto scorso l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ha disposto la sospensione temporanea dall’ufficio di parroco, allontanandolo.
I fatti risalirebbero ai mesi fra marzo e giugno 2018 secondo il quale il parroco avrebbe abusato della giovane, che si sarebbe rivolta a don Dondoli per un aiuto spirituale in un momento di debolezza. La violenza sessuale secondo l’accusa sarebbe “aggravata” in quanto Dondoli avrebbe approfittato dei problemi psichici della ragazza. L’avvocato di Dondoli, Francesco Stefani, aveva poi richiesto al giudice il rito abbreviato. Don Dondoli è cresciuto nella parrocchia della Regina della Pace ed era stato allievo di don Cantini, anche lui accusato di abusi sessuali e ridotto allo stato laicale nel 2008 da Benedetto XVI.
Ieri mattina, il giudice ha condannato il prelato a 4 anni e 4 mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dagli uffici di tutela, curatela e amministrazione di sostegno e per 5 anni dai pubblici uffici. Ma il giudice non si è fermato qui. L’Arcidiocesi di Firenze si era costituita parte civile e aveva chiesto come risarcimento dei danni morali e materiali la cifra simbolica di un euro. Dondoli quell’euro dovrà pagarlo. Inoltre lo stesso dovrà versare come provvisionale 20mila euro alle 27enne vittima degli abusi. Intanto prosegue l’iter per la riduzione di Dondoli allo stato laicale.
am ag