
Vivienne Westwood, la Regina del Punk come tutto il mondo del fashion la chiama, riceverà un premio alla carriera per la sua creatività e la sua moda rivoluzionaria a Firenze, dalla “Florence Biennale. Mostra internazionale d’arte contemporanea e design” che celebra la sua XIII edizione dal 23 al 31 ottobre, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Toscana, del Comune di Firenze e di ADI – Associazione per il Disegno Industriale (Delegazione Toscana). La stilista inglese che vive a Londra ha compiuto 80 anni l’8 aprile scorso e ha un forte legame con Firenze e Prato: è arrivata in riva all’Arno tanti anni fa, e a Prato produce le sue collezioni con lo studio Cataldi e proprio l’imprenditrice Rosita Cataldi in questi prossimi giorni fiorentini la festeggerà “in casa” come Vivienne ama insieme al marito Andreas Kronthaler che da alcune stagioni firma da direttore artistico le linee della maison con l’etichetta Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood. L’ultima collezione ha sfilato pochi giorni fa a Parigi con grande successo. La cerimonia di consegna del premio alla carriera per Dame Vivienne sarà alle 17 del 26 ottobre in Fortezza da Basso dove si svolge la Florence Biennale. Poetica e irriverente, tenera e ribelle, audace e timida, coraggiosa e ironica. Pirotecnica Vivienne Westwood, creatrice raffinata di trasgressioni e di fogge ultraromantiche, amica delle donne e degli uomini che da sempre ama vestire perchè si sentano individui: pioniera di un sistema etico del fashion, attivista sul fronte del cambiamento climatico e per i diritti umani. Della ragazza nata nel Derbyshare in una famiglia di artigiani non è rimasto nulla, se non il cuore e l’amore per il suo lavoro nella moda.
Il tema della XIII edizione di Florence Biennale - “Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininty in Contemporary Art and Design” - stavolta si incentra sull’universo policromo e multiforme della femminilità. Dunque ottima la scelta di Westwood per il premio alla carriera, lei che da sempre si è battuta per la libertà delle donne.
Eva Desiderio