
di Nicola Di Renzone
Come torneranno a scuola i nostri figli? Nei giorni scorsi a Vaglia si è tenuto un consiglio comunale straordinario sul tema, richiesto dalle opposizioni di Scelgo Vaglia e Lista civica Insieme, e l’amministrazione comunale ha comunicato le decisioni concordate con la dirigenza dell’istituto comprensivo Balducci. Al nido Montorsoli non vi sarebbero modifiche sostanziali, e le attività riprenderanno già domani; alla scuola dell’infanzia di Caselline il refettorio è stato adibito ad aula e i pasti saranno consumati in classe. Alla primaria di Vaglia la ‘seconda’ sarà ospitata nel refettorio (frazionato con un tramezzo in cartongesso), una delle due ‘prime’ sarà ospitata nella palestrina, dove si stanno sostituendo gli infissi per permettere l’areazione dei locali, e le tre aule che non ospitano classi verranno utilizzate come laboratori. Alla primaria di Pratolino (nel plesso BarellaiManzi) le aule permettono già il distanziamento, e sono stati individuati ingressi separati per permettere accessi divisi per fasce di età. Alla secondaria di primo grado, invece, verranno usate come aule alternative la sala di arte e quella dei professori, mentre i vecchi banchi doppi saranno sostituiti con quelli già richiesti al Ministero (e, se non arriveranno in tempo, con un prestito dalla scuola di Fiesole, dello stesso istituto comprensivo). Per quanto riguarda la mensa, a Vaglia e Caselline i pasti saranno distribuiti nelle classi (con vassoi e posate monouso). A Pratolino i pasti continueranno a svolgersi in sala mensa su due turni (e con la propria borraccia per l’acqua).
Per il trasporto scolastico, il sindaco Leonardo Borchi è in attesa delle linee guida e di un incontro nei prossimi giorni con la Città Metropolitana. Il prescuola, spiega, sarà regolare, con un sorvegliante per classe, mentre per il post scuola bisognerà attendere la decisione del dirigente scolastico in merito ai gruppi misti tra le varie classi, e in caso negativo probabilmente non potrà partire.
Dalla lista Scelgo Vaglia fanno notare però che siamo a settembre e i servizi comunali accessori non sono stati definiti, e che non sarebbero state date neanche comunicazioni ufficiali sull’organizzazione della didattica.