
Una vera università nel settore dell’ospitalità. Un percorso professionale completo, per dare al mercato quelle figure che mancano nelle posizioni middle-management, tanto richieste dalle grandi compagnie alberghiere internazionali.
Nasce così a Firenze la prima Academy italiana dell’innovazione nel settore dell’ospitalità. Una proposta di alta formazione spendibile sul mercato europeo, col nome di Hia, Hospitality Innovation Academy.
Chi volesse conoscere da vicino questa nuova realtà, venerdì può partecipare dalle 10 alle 17, all’Hotel Mulino di via Villamagna, dove si terrà il primo open day aperto ragazzi e famiglie.
Il primo corso di Hia avrà inizio poi a gennaio prossimo.
Forte di un sistema di apprendimento che alterna formazione sul campo e studio teorico, gli allievi finiranno il loro percorso formativo in Svizzera ottenendo una delle certificazioni più importanti per il mondo del lavoro turistico.
Hia ha infatti sviluppato il proprio processo formativo con Swiss Education Group, il più prestigioso istituto di formazione in hospitality business management e arti culinarie, con sede in Svizzera, Paese che vanta una storica tradizione nel campo dell’ospitalità.
"Hospitality Innovation Academy nasce a Firenze, perché è promotrice di quella filosofia di accoglienza turistica professionale, attrattiva del turismo di qualità - è stato spiegato ieri nel corso della presentazione – , di cui le strutture ricettive di alto e altissimo livello della città della cupola del Brunelleschi sono già ambasciatrici nel mondo .E debutta oggi, perché le figure professionali che andrà a formare saranno subito spendibili su un mercato che prima della pandemia contava 1 lavoratore su 10 della forza lavoro italiana, circa 3 milioni e mezzo di lavoratori pari al 14,9% della forza lavoro totale, e che il Wttc (World Travel & Tourism Council) prevede possa raggiungere i 4 milioni di addetti nei prossimi 5 anni".
Tra le materie di studio, le lingue straniere, il marketing turistico e la finanza, con grande attenzione a tutte le materie digitali ed all’impatto delle nuove tecnologie nel settore ma anche all’eco-sostenibilità ed al design. Il percorso di formazione è articolato su tre anni e la stessa didattica in aula sarà effettuata in location alberghiere. Per il primo anno si promette di formare un massimo di 20 studenti.
"Sono molto contento di questo progetto perché va nella direzione che ho indicato nel mio programma di mandato - ha detto il sindaco Nardella – fare di Firenze sempre di più una capitale internazionale dell’alta formazione. In quella che è una delle capitali del turismo, in cui abbiamo eccellenze nella moda, nell’artigianato e nelle scienze manageriali, mancava un’istituzione di alta formazione per tutte le professioni legate all’hôtellerie e all’accoglienza. Grazie a questa iniziativa si riempie un vuoto e per questo ringrazio Giancarlo Carniani che ha voluto questo progetto".
Olga Mugnaini