A Rignano vince il cambiamento L’assessore ’ribelle’ diventa sindaco

Giacomo Certosi tre anni fa lasciava Lorenzini e andava all’opposizione. La vicesindaca Guerri si ferma al 29%

Migration

di Manuela Plastina

Giacomo Certosi è il nuovo sindaco di Rignano sull’Arno. Ha vinto con il 54,3% delle preferenze ottenute dai 3899 elettori andati alle urne, ossia quel 55,82% del totale di aventi diritto andato realmente a votare, segnando due punti percentuali in meno rispetto alle accese amministrative del 2017. Agronomo, 44 anni, due figli di 9 e 12 anni, Certosi ha vinto grazie al percorso degli ultimi mesi di Rignano Unita che riuniva in sé il lavoro di 5 anni di gruppi consiliari di opposizione di sinistra: Pd, Laboratorio Politico e gruppo misto. Proprio di quest’ultimo, Certosi è stato capogruppo negli ultimi 3 anni, dopo essersi dimesso da assessore del secondo mandato Lorenzini ed essere passato nell’opposizione.

La sua principale contendente Dominga Guerri, già vicesindaco di Lorenzini, si ferma a 1.098 voti, la metà del vincitore, assegnando alla sua Insieme per Rignano – fino ad oggi in maggioranza – tre seggi. “Il buon governo“ che faceva da slogan a tutta la campagna elettorale basata sulla continuità, perde contro il cambiamento a cui ha puntato la compagine di Rignano Unita. L’unico commento da parte sua è affidato alla pagina Facebook Insieme per Rignano: "Un grande grazie ai nostri 1.098 elettori. Continueremo ad esserci per tutti voi, il nostro cammino continua a fianco della Comunità rignanese! Un caro augurio di buon lavoro al nuovo Sindaco!", al quale ha inviato un messaggio privato di congratulazioni. Così come ha fatto l’ormai ex sindaco Lorenzini. "Gli ho risposto – dice Certosi - che eredito da lui un testimone importante: lo porterò avanti con massima dedizione e correttezza". La vittoria, ammette il neosindaco, "era nell’aria, ma va oltre le aspettative. È il risultato della voglia di cambiamento della comunità rignanese che ha trovato in noi una proposta alternativa, coesa e unita". Sottolinea la correttezza del suo gruppo: "Non abbiamo mai detto una parola contro nessuno, parlando solo del nostro programma. Non è invece successo nei nostri confronti, con attacchi anche personali".

Il nuovo sindaco è figlio d’arte: suo padre, Piero Certosi, è stato primo cittadino di Rignano per 12 anni tra gli anni ‘80 e ‘90, poi vicepresidente della Provincia al fianco di Michele Gesualdi e ha ricoperto altri incarichi istituzionali. "E’ molto orgoglioso di vedere suo figlio sindaco del Comune a cui ha dedicato passione, tempo e energie. È una grande soddisfazione per lui" ammette Certosi-figlio. Ora si parte, con una squadra di governo già definita, ma che ancora non vuole svelare.

"I nomi ci sono, senza protagonismi, senza ambizioni. Solo persone valide che sapranno fare bene il loro lavoro. Appena i tempi tecnici lo permetteranno, ufficializzeremo la giunta". L’obiettivo è "quello che ci ha chiesto la comunità col suo voto: cambiare pagina rispetto a rancori e personalismi, per una ‘Rignano unita’". Sul fronte seggi in consiglio, Rignano Unita ne prende 8, 3 vanno a Insieme per Rignano, uno alla lista civica che sosteneva Rossano Degl’Innocenti sindaco, appoggiata da Italia Viva e che si è fermata ben sotto le aspettative.

Il centrodestra per soli 15 voti resta per altri 5 anni fuori dal consiglio comunale. Deluso il candidato sindaco di FI, FDI e Lega Michele Matrone: "Abbiamo lavorato tanto per tornare a rappresentare il centrodestra in consiglio dopo 5 anni di assenza. Lo avremmo fatto per il bene di Rignano, anche perché Certosi e la sua squadra sono brave persone con cui si poteva lavorare bene. Sono deluso del risultato delle urne: si vede che Rignano non vuole davvero cambiare".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro