A Luciano Artusi il Pegaso e il Fiorino d’oro

Regione e Comune fanno a gara per onorare il lavoro del novantenne che è il massimo esperto delle tradizioni fiorentine e toscane

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Chi dice Luciano Artusi a Firenze dice Calcio storico e non solo. Artusi, con i suoi novant’anni e i cento libri che ha scritto, è la voce della storia e della tradizione fiorentina. Ieri il presidente della Regione Eugenio Giani, che di tradizioni fiorentine è appassionato, gli ha consegnato il Pegaso d’oro, il massimo riconoscimento della Regione. "E’ un punto di riferimento di tutta la regione – ha detto Giani – un uomo che ha illustrato con suoi scritti, si parla di 100 libri, la Toscana e Firenze. Ma contemporaneamente è stato un grande organizzatore, ha guidato per decenni il Corteo storico della Repubblica Fiorentina. Nel 1991, quando si costituì la Federazione regionale dei Giochi storici e poi quella Nazionale, Artusi ne fu l’artefice e da tutti gli viene riconosciuto".

Davanti a lui un Artusi "emozionato, orgoglioso e onorato" che ha ricordato come "Per dieci anni anche per la Festa della Toscana, ho organizzato il corteo storico in tutti e dieci i capoluoghi della regione, con circa 3mila personaggi in costume provenienti dalle rievocazioni storiche di tutta la regione".

Ma per Artusi questo è l’anno dei riconoscimenti, una settimana fa il sindaco Dario Nardella ha annunciato per domani la consegna del Fiorino d’oro, la massima onorificenza che Palazzo Vecchio possa conferire. Ieri Giani ha, per così dire, bruciato sul tempo Nardella accendendo a sorpresa i riflettori sullo storico fiorentino, con qualche giorno di anticipo rispetto al già annunciato riconoscimento di Palazzo Vecchio.

Strenuo difensore delle tradizioni fiorentine per Artusi non è sempre andata così bene. Nonostante i suoi cinquant’anni di esperienza alla guida del Calcio Storico, o forse proprio per quelli, solo poco tempo fa, nel 2015, la sua esperienza da direttore della manifestazione fu gentilmente ’accantonata’ dal presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi nel nome di una ventata di novità che doveva ringiovanire l’intero corteo storico e creare nuovi punti di riferimento. Ad Artusi invece il sindaco Nardella affidò il compito di consigliere speciale per le feste e le tradizioni storiche. Artusi, l’uomo che nel 1966 salvò le divise del calcio storico dall’alluvione chiedendo a Bargellini un posto dove lasciarle asciugare, è andato avanti per la sua strada e ora può godersi i meritatissimi riconoscimenti al suo grande lavoro.

Pa.Fi.

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