CARLO CASINI
Cronaca

"A Firenze quaranta gang giovanili". L’allarme dell’Osservatorio legalità

In Toscana si stima l’esistenza di almeno 200 gang giovanili, di cui oltre 40 soltanto a Firenze. È quanto emerge...

In Toscana si stima l’esistenza di almeno 200 gang giovanili, di cui oltre 40 soltanto a Firenze. È quanto emerge...

In Toscana si stima l’esistenza di almeno 200 gang giovanili, di cui oltre 40 soltanto a Firenze. È quanto emerge...

In Toscana si stima l’esistenza di almeno 200 gang giovanili, di cui oltre 40 soltanto a Firenze. È quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio regionale della legalità, presentato ieri. Nel report vengono ricordati l’operazione di polizia su tutto il territorio nazionale dello scorso febbraio "che ha interessato anche le province di Firenze, Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa e Prato con ritrovamento di armi, droga e refurtiva e oltre 50mila euro in contanti", i sequestri di armi e stupefacenti e l’individuazione di oltre 600 profili social inneggianti all’odio, alla violenza e all’uso di armi.

All’iniziativa hanno partecipato fra gli altri, gli assessori regionali Monia Monni e Stefano Ciuoffo, oltre a questore e procuratore generale di Firenze, Fausto Lamparelli ed Ettore Squillace Greco (nella foto). Lamparelli ha parlato di "sicurezza partecipata, che non è solo appannaggio degli addetti ai lavori, tutti devono concorrere: istituzioni, scuola, famiglie. Anche così è possibile verificare l’efficacia del nostro lavoro". Squillace Greco si è soffermato sulla necessità di "confrontarsi con i nostri ragazzi, parlare di legalità, di rispetto delle regole, della nostra Costituzione" e ha ribadito come il fenomeno della presenza mafiosa della criminalità organizzata riguarda anche la Toscana, come altre regioni del centro nord.

Le attività economiche illecite della criminalità organizzata in Toscana interessano "prevalentemente il contesto fiorentino, con aspetti che riguardano il turismo e la ristorazione, e quello di Prato, per la produzione del tessile. Le violazioni ambientali, invece, sono a macchia di leopardo", ha evidenziato invece il comandante interregionale dell’Italia centro-settentrionale della Guardia di Finanza, generale Fabrizio Cuneo.

La Toscana ha "un tessuto produttivo economico finanziario decisamente solido ma il livello di infiltrazione delle organizzazioni criminali va tenuto d’occhio", ha ricordato poi Andrea Bigalli, referente di Libera Toscana e presidente dell’Osservatorio regionale della legalità. "Le mafie locali appaltano alle mafie straniere alcuni servizi essenziali - spiega Bigalli -. Si sa, per certo c’è un rapporto molto forte fra ‘ndrangheta e mafia albanese per quanto riguarda il narcotraffico". Da qui la rinnovata richiesta alla Regione Toscana "di finanziare anche tramite i lavori degli osservatori vari un rapporto serio" sui legami "fra mafie straniere, mafie italiane e comunità straniere locali. Le mafie straniere agiscono, ribadisco, sotto l’egida delle mafie nazionali e le prime vittime sono proprio le comunità straniere stesse".